Parte da Lamezia la raccolta firme per legge contro torture anche fuori confini Ue

raccolta-firme-lamezia_e8cde.jpg

Lamezia Terme - Organizzata dal Movimento “Le veglie contro le morti in mare” della Calabria, il 10 luglio, verrà avviata a Lamezia Terme alle 17, presso il Grand Hotel Lamezia, la raccolta delle firme dell’Ice (iniziativa dei cittadini europei ai sensi del reg. UE 2019/788) per una legge europea ponga fine alle violenze e alle torture praticate dentro e fuori le frontiere europee.

“L’Ice (Iniziativa Cittadini Europei) è una iniziativa importante, perché concreta – spiegano in una nota gli organizzatori - Essa permette di fare un passo decisamente avanti puntando al cuore della normativa europea sui migranti e rappresenta una delle pochissime occasioni in cui i cittadini europei possono far sentire, dal basso e in via diretta, la propria voce per far valere i diritti contenuti nella Carta Europea dei Diritti Fondamentali. Perché la nostra iniziativa? L’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea afferma: ‘Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti’. Eppure negli ultimi anni si assiste nei confronti dei migranti a un’escalation di violenza intollerabile: stupri, torture e minacce nei centri di detenzione della Libia; condizioni di estremo degrado nei campi in Grecia e in Bosnia; uso della forza ed episodi di tortura da parte della polizia croata alla frontiera; detenzione illegale di migranti in paesi della UE o finanziati dalla UE; respingimenti violenti lungo tutte le frontiere d’Europa e anche in mare;  sospensione del diritto a richiedere asilo. In questo contesto è maturata l’Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice), una sorta di legge di iniziativa popolare a livello europeo; con essa si chiede l’adozione di strumenti normativi adeguati affinché sia applicato in via effettiva l’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali della UE e siano banditi l’uso della violenza, della tortura e di trattamenti inumani e degradanti nel controllo delle frontiere dello spazio UE e all’interno dei paesi terzi con i quali le Istituzioni europee o uno o più stati membri hanno stretto accordi volti a contenere l’ingresso in Europa di migranti o richiedenti asilo, nonché all’interno degli stessi stati membri nella gestione dell’accoglienza, prevedendo sanzioni in caso di inottemperanza agli obblighi stabiliti. Il comitato promotore - l’associazione Stop Border Violence - ha presentato a suo tempo alla Commissione Europea la relativa richiesta per avviare il procedimento e la Commissione ha ritenuto ammissibile l’iniziativa in data 12 gennaio 2023. Per essere esaminata a livello legislativo la richiesta deve raccogliere in 12 mesi in totale un milione di firme in almeno sette stati europei; per ognuno di questi stati è fissato una quota minima (per l’Italia sono 60.000). Il raggiungimento di quest’obiettivo obbliga la Commissione Europea a provvedere sulle richieste contenute”.

“Per tutto questo – concludono - in collegamento con tante città d'Italia e d’Europa anche in Calabria ha inizio la raccolta delle firme a sostegno dell'iniziativa, per trasformare l’Europa dei muri, del filo spinato alle frontiere, dei respingimenti e delle morti in mare, in una terra di libertà e solidarietà”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA