Lamezia Terme - Arrivare a tagliare il traguardo del secolo di vita è privilegio di pochi, e lo è ancora di più arrivarci con una certa efficienza fisica e mentale. E’ il caso della nonnina lametina Teresa Perri, che nei giorni scorsi ha spento le simboliche cento candeline circondata dall’affetto dei suoi parenti, alcuni dei quali arrivati per l’occasione da Pisa e Torino. A fare idealmente gli auguri a nome dell’intera città alla neo centenaria, anche il primo cittadino che ha consegnato alla festeggiata una bella targa ricordo.
Nata nell’ex Comune di Nicastro (rione San Teodoro) il 7 novembre 1914 da Ferdinando Perri (ferroviere) e Teresa Caruso (casalinga), è vissuta in una famiglia numerosa assieme alle sorelle Maria e Giovanna, ed ai fratelli Angelo, Antonio e Luigi. Nel 1932 si è sposata con Luigi Torchia, divenendo mamma di sette figli: Pasqualina, Giovanna, Giovanni, Antonietta, Maria, Ferdinando ed Anna.
Tant’è che oggi è nonna di venti nipoti, trentatre bisnipoti e quattro trisnipoti. Amante delle poesie e delle serenate di una volta (ne conosce tantissime a memoria. Tra le tante: “quant’è bella l’aria di lu mari, ca nun mi dici cori di partiri, ca c’è na figlia di nu marinaru, ca notte e juarnu mi fa pazziari”), nonostante qualche piccolo, ma inevitabile vista l’età, problema di salute, ama trascorrere il tempo lavorando ancora la lana ai ferri ed è specializzata nella creazione di calzini di lana, puntualmente di colori differenti il destro dal sinistro. Di carattere tranquillo e positivo, negli anni ha affrontato con grande dignità il dolore per la perdita delle due figlie Pasqualina e Antonietta, nonchè del Marito Luigi. Segue una dieta molto equilibrata ricca di frutta e verdura, senza mai rinunciare a mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo.
Fer. Gae.
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