L’abbraccio della Calabria a Papa Francesco che undici anni fa sfidò la ’ndrangheta - Reazioni

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Era il 21 giugno 2014 quando la Calabria, e precisamente la Piana di Sibari, accolse Papa Francesco. Arrivato in elicottero nell'area antistante il carcere di Castrovillari, per la prima tappa della sua visita - si ricorda - il Pontefice è stato accolto da centinaia di persone e da un lungo applauso prima di entrare nel carcere. Al grido di "Francesco, Francesco", il Papa si era soffermato davanti alla folla e sta stringendo mani e salutando fedeli, tra loro anche un gruppo di disabili, ed ha anche preso in braccio e baciato alcuni bambini. Successivamente si è recato a Cassano allo Ionio. In quella occasione aveva incontrato il padre ed altri familiari di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni bruciato e ucciso a Cassano allo Jonio. Oggi la Calabria ricorda con affetto quella visita insieme alle parole del Pontefice che davanti ai calabresi condannò apertamente la ‘ndrangheta.

"Combattere la 'ndrangheta che adora soldi e disprezza il bene"

È ancora forte in Calabria l'eco della scomunica dei mafiosi che Papa Bergoglio, scomparso oggi a Roma, pronunciò assieme alla richiesta di combattere la 'ndrangheta "perché adora i soldi e disprezza il bene". Una condanna senza appello quella di Papa Francesco il 21 giugno del 2014, nella Piana di Sibari, davanti a duecentomila fedeli in chiusura della visita pastorale a Cassano allo Ionio. Un anatema netto e inquivocabile, in stretta continuità con quello di Giovanni Paolo II ad Agrigento del '93, quando Papa Wojtyla chiese ai mafiosi di convertirsi, ammonendo che un giorno sarebbe venuto il giudizio di Dio, e anche questo pronunciato con fermezza in una terra ricca di risorse ma profondamente segnata dalla presenza delle organizzazioni criminali. "Quando all'adorazione del Signore si sostituisce l'adorazione del denaro - disse Papa Bergoglio nell'omelia - si apre la strada al peccato, all'interesse personale e alla sopraffazione. Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male, come lo sono coloro che vivono di malaffare, di violenza, la vostra terra, tanto bella, conosce le conseguenze di questo peccato. La 'ndrangheta e' questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no. Quelli che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, questi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati". Fortissimo fu anche il riferimento alla tragica morte di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni, ucciso e bruciato vivo assieme al nonno e alla compagna di questi, nell'ambito di contrasti nel mondo della 'ndrangheta poco tempo prima proprio nelle campagne di Cassano allo Ionio. "Mai piu' bimbi vittime di tali atrocita' - disse il Papa nel carcere di Castrovillari incontrando alcuni parenti del piccolo - mai piu' vittime della 'ndrangheta. Dio mai condanna, sempre perdona, ma mai perdona soltanto, sempre perdona e accompagna, tutti".

Funerali del Papa secondo norme tra venerdì e domenica

I funerali del Papa, secondo le norme dell'Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile, considerato che il rito della constatazione della morte ci sarà solo stasera alle 20. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. È probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile.

REAZIONI

Occhiuto: “Pastore degli ultimi, uomo dall’immensa umanità”

“Uomo di pace e di misericordia, Pastore degli ultimi, dall’immensa umanità. Il Pontefice giunto dalla fine del mondo che ha guidato la Chiesa con coraggio, carisma, e innovazioni rivoluzionarie. A Dio. Buon viaggio Papa Francesco”. Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Il cordoglio del presidente del consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso

“È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Papa Bergoglio. La Calabria ricorda con affetto la sua visita pastorale del 21 giugno 2014 a Cassano all’Ionio, un momento storico che ha lasciato un’impronta indelebile nei nostri cuori. In quell’occasione, il Santo Padre ha celebrato la Santa Messa nella Piana di Sibari, dove ha pronunciato parole forti contro la ’ndrangheta, affermando ‘I mafiosi sono scomunicati’.  Il suo impegno per la giustizia sociale e la vicinanza ai più deboli resteranno per sempre un esempio luminoso per tutti noi. A nome del Consiglio regionale della Calabria, esprimo le più sentite condoglianze alla Chiesa Cattolica e a tutti i fedeli. La guida spirituale di Papa Francesco continuerà a ispirarci nel perseguire il bene comune, in una visione di solidarietà verso i bisogni dei cittadini e in particolare delle fasce sociali più fragili”.

Lo Moro: "Abbiamo perso anche una guida politica"

"È morto Papa Francesco. Abbiamo perso un importante riferimento etico e una guida anche politica. Siamo tutti più soli". Così la candidata a sindaco per il centrosinistra di Lamezia, Doris Lo Moro.

Murone: “Uomo di immensa umiltà, coraggio e visione”

“Con profonda commozione e immenso dolore accolgo la notizia della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Il mondo perde oggi una guida spirituale straordinaria, un uomo di immensa umiltà, coraggio e visione. Il suo pontificato ha segnato la storia per l’incessante impegno verso gli ultimi, per la forza della sua parola e per l’invito costante al dialogo, alla pace e alla fraternità tra i popoli. Mi unisco al cordoglio della Chiesa Cattolica, della Curia Vescovile di Lamezia Terme e di milioni di fedeli nel mondo. Che il suo esempio continui a ispirarci nel costruire una società più giusta, solidale e umana”.

Bevilacqua: "Una perdita per l’intera umanità"

In un gesto di sincero rispetto e riconoscimento, Gianpaolo Bevilacqua, candidato a sindaco della città di Lamezia Terme, ha espresso il suo profondo cordoglio per la perdita di Papa Francesco, guida spirituale di milioni di fedeli. Attraverso una dichiarazione ufficiale, Bevilacqua ha sottolineato come la scomparsa di Papa Francesco rappresenti una perdita non solo per la Chiesa cattolica, ma per l’intera umanità. “Papa Francesco ha incarnato i valori di misericordia, compassione e giustizia, lasciando un’eredità di pace e speranza che continuerà a ispirare generazioni future”, ha affermato il candidato. Ha dato voce agli ultimi, ai dimenticati, ha lavorato per un mondo di pace, ha spiazzato i potenti della Terra con la semplicità e «ha innalzato gli umili», ha consolato le sofferenze della gente con parole d’amore e gesti concreti. Il pontificato di Papa Francesco ha rappresentato un riferimento costante, non soltanto per i cattolici, resta un grande insegnamento che deve essere da monito per quanti hanno a cuore una pace reale. La sua testimonianza di fede, l’attenzione ai deboli e alla fratellanza sociale, l’impegno per la cura della casa comunque, fanno di Papa Francesco un riferimento che non avrà mai fine". 

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Figc: "Rinviate tutte le partite di oggi"

Dopo la Serie A, anche le partite di B e C e dei dilettanti in programma oggi sono state rinviate d'intesa con tutte le componenti federali. Lo rende noto la federcalcio in comunicato aggiungendo che il calcio e la Figc piangono la scomparsa di Papa Francesco, venuto a mancare questa mattina all'età di 88 anni. "Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco - le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina - Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio". "Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli". Lo disse - ricorda la nota della Figc - Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 in Argentina, nel corso di un'udienza privata con la Nazionale nel 2019, raccontando la sua passione per il calcio. Una 'pelota de trapo' che ha ispirato anche diverse iniziative che hanno legato il calcio, la Federazione e la Chiesa. L'ultima delle quali, in ordine di tempo, il progetto 'Giubileo-Pelota de Trapo', con le celebrazioni del Giubileo dello Sport che sarebbero culminate il 14 e il 15 giugno prossimi con una speciale funzione in Piazza San Pietro presieduta da Sua Santità.

Ferro: "Pontificato di Francesco ha lasciato impronta indelebile"

"Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Il suo pontificato ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e del mondo. È stato una guida autentica, capace di illuminare anche i tempi più bui con la forza della fede e della fratellanza, con un messaggio di amore e speranza che ha attraversato confini e culture". È quanto scrive in un post Wanda Ferro (Fdi), sottosegretario all'Interno. "La sua voce, sempre dalla parte degli ultimi - aggiunge Ferro - il suo esempio di umiltà, il suo instancabile impegno per la pace e per la dignità dei più fragili resteranno una preziosa eredità spirituale e morale per l'intera umanità".

Laghi: “Oggi il mondo è più povero”

“Una Persona coraggiosa, fino ad essere definito "rivoluzionario", che si è sempre schierato, senza titubanze, a difesa degli ultimi e predicato la salvaguardia del Creato, la "Casa Comune" come la chiamava. Ci lascia oggi un grande uomo. Commenta così il consigliere regionale Ferdinando Laghi la scomparsa di Papa Bergoglio, che si è spento questa mattina, nel giorno dell'Angelo. "Papa Francesco ha atteso la Santa Pasqua prima di lasciare il suo popolo, accompagnandolo, per l'ultima volta, in questo giorno di rinascita e speranza. Uomo di pace che fino alla fine, instancabilmente, ha chiesto al mondo di fermare le armi. Oggi il mondo è più povero e privo di una guida fondamentale per la comunità cristiana. Ci lascia un uomo straordinario".

Salsini (Fare Calabria): “La Calabria piange Papa Francesco, guida di speranza e coraggio”

“Con profonda tristezza apprendiamo la notizia della morte di Papa Francesco. Mesi difficili hanno segnato la sua salute, con frequenti ricoveri e sofferenze, eppure non ha mai smesso di essere una guida spirituale per milioni di fedeli. La sua scomparsa arriva proprio mentre ci apprestiamo a vivere il Giubileo, un evento che assume ora un significato ancora più profondo. Come calabresi, ovunque nel mondo, e soprattutto nella nostra terra, non dimenticheremo mai le parole di Papa Francesco pronunciate dalla Piana di Sibari nel 2014, in seguito all'atroce omicidio del piccolo Cocò Campolongo, un bambino di soli tre anni ucciso e bruciato dalla criminalità organizzata a Cassano allo Jonio. Fu un momento di grande dolore, ma anche di speranza, grazie alla sua voce forte e chiara contro ogni forma di mafia. "La Calabria gli sarà sempre grata" – ha dichiarato Luigi Salsini, presidente di Fare Calabria, l’associazione che promuove la Calabria nel mondo. "Papa Francesco ci ha lasciato proprio nella Pasqua che stiamo concludendo di celebrare: un gesto di amore fino alla fine, un grande sforzo fisico che non dimenticheremo mai. Gli siamo profondamente riconoscenti".

Paolo Marraffa: “È stato il Pontefice del cambiamento”

“Papa Francesco è stato il Pontefice del cambiamento che ha cercato di avvicinare la Chiesa alla gente, di renderla più aperta, inclusiva e misericordiosa. Fin dal primo giorno, ha voluto trasmettere un messaggio chiaro: la Chiesa deve essere un luogo di accoglienza, non di esclusione. Ho camminato tra la gente, ascoltato le loro storie, condiviso le loro sofferenze e le loro speranze. Ha cercato di essere un pastore che guida il suo gregge non con imposizione, ma con amore e comprensione. La missione è sempre stata quella di costruire ponti, non muri. Ha dialogato con i credenti e con i non credenti, ha cercato di abbattere le barriere che separano le persone, indipendentemente dalla loro origine, dalla loro religione, dalla loro condizione sociale. Ha portato avanti riforme, cercando di rendere la Curia romana più trasparente, più vicina alle esigenze di chi ha bisogno di aiuto. Ha parlato della necessità di proteggere il creato, la nostra casa comune, promuovendo un’ecologia integrale che metta al centro il rispetto per l’ambiente e per i più vulnerabili. È stato testimone delle gioie e delle sfide del nostro tempo. Ha pregato per la pace, per la fraternità tra i popoli, per un mondo in cui la dignità di ogni persona sia rispettata e valorizzata. La voce si è alzata per i poveri, per i migranti, per coloro che soffrono. Ha cercato di essere il portavoce di chi non ha voce, di chi è dimenticato. Ora, mentre la sua missione terrena è terminata, a noi il compito di continuare questo cammino. Il cambiamento non finisce con Papa Francesco, ma prosegue con noi. Siamo portatori di speranza, di pace, di amore, testimoni di una Chiesa viva, capace di abbracciare tutti, senza distinzione. Preghiamo affinché il messaggio del Papa possa continuare a vivere nei cuori di tutti”.

Papasso (Sindaco di Cassano allo Ionio): "Che Papa Francesco possa riposare in pace nel fare ritorno alla casa del Signore"

"Se ne va il Papa che più di tutti ha segnato la comunità Cassanese. Il 21 giugno 2014 rimarrà scolpito nella memoria e nel cuore della gente di Cassano All’Ionio. L’abbraccio e la paterna benedizione di Papa Francesco sono stati per tutti un onore ed un privilegio. Sono ancora vive le immagini e le emozioni di quella giornata particolare ed irripetibile, che resterà incisa in maniera profonda ed indelebile nella storia di Cassano All’Ionio e della Calabria intera. La gioia ha illuminato gli occhi di ogni singolo cittadino, nel mentre le strade di Cassano e la spianata di Sibari erano stracolme di gente venuta da ogni dove. Ad abbracciare il Santo Padre, quel giorno, è stata una folla immensa, commossa ed allo stesso tempo composta e tranquilla. È Innegabile che il passaggio di Papa Francesco nella nostra terra, il suo benevolo sorriso e, in particolare, le sue parole hanno acceso una luce di speranza nuova nel cuore di tutti, tanto che il 21 giugno 2014 segna la data di inizio di quel cambiamento di cui si aveva grande ed urgente bisogno. Le sue parole di condanna alla mafia ed alla criminalità organizzata, culminate con la scomunica, hanno assunto la sembianza di un forte vortice che dalla Spianata di Sibari si è propagandato fino a raggiungere le coscienze di tutti i calabresi e dei cittadini del mondo intero. Soprattutto, quelle parole  hanno  rinvigorito  l’animo  di noi amministratori, che ci siamo sentiti più motivati e forti, più predisposti a lavorare per costruire  una società migliore, più giusta e  solidale e, specialmente, libera dalla violenza e dalla prepotenza  di quei poteri occulti,  che condizionano la vita degli onesti e pregiudicano  il futuro di questa  nostra terra ricca e bella, che vuole reagire e progredire nella tranquillità dell’ordine sociale, scrollandosi  di dosso definitivamente l’etichetta di “terra amara”. Dopo quella giornata ci siamo sentiti più predisposti a “proteggere la casa comune”, a custodire l’ambiente ed il bellissimo paesaggio naturale, che il Creatore ha voluto regalare a questo bellissimo lembo di terra di Calabria; soprattutto a lavorare per il benessere collettivo, rivolgendo lo sguardo, in primis, ai bisogni degli ultimi e degli svantaggiati. La venuta di Papa Francesco è rimasta incisa in maniera indelebile soprattutto nell’animo dei nostri giovani: l’esortazione del Santo Padre a “non lasciarsi rubare la speranza” continua ad essere un faro che illumina il loro cammino; parole che li guideranno nella costruzione del futuro; che li incoraggeranno  a “pensare alla grande” e  a  “fare rumore”  per cambiare  il destino di questa nostra terra che  per  le potenzialità,  le  ricchezze naturali e culturali che esprime e per la gente onesta, laboriosa  ed ospitale che la abita, può coltivare il sogno di  un domani diverso e migliore. Ciao Papa Francesco, che la terra ti sia lieve!".

Il ricordo di Mangialavori

"Addio Santo Padre, voce degli ultimi e simbolo, in vita e in morte, dell'amore cristiano". Il presidente della Commissione Bilancio della Camera, on. Giuseppe Mangialavori, esprime cordoglio per la morte di Papa Francesco. "Rimarrà per sempre una figura storica, che ha segnato un cambio di prospettiva nell'approccio della chiesa ai problemi dei popoli. La sua immensa bontà, la sua concretezza, il linguaggio vicino alla gente ed i valori di pietà, fede e amore ci consentono oggi di conservare il ricordo di una persona, e una guida spirituale, realmente straordinaria".

Forza Italia Catanzaro e Calabria azzurra: "Profondo cordoglio"

"Il coordinamento provinciale di Catanzaro di Forza Italia e il movimento culturale e turistico Calabria Azzurra esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del Santo Padre, figura guida per milioni di fedeli in tutto il mondo e riferimento morale per chiunque creda nei valori fondanti della civiltà cristiana e democratica. In un’epoca segnata da smarrimento e conflitti, il Papa ha rappresentato una luce di speranza, richiamando costantemente alla dignità della persona umana, alla centralità della famiglia, al valore del dialogo e alla necessità di una pace giusta e duratura. I suoi insegnamenti e il suo esempio resteranno patrimonio spirituale e culturale di tutta l’umanità. Forza Italia e Calabria Azzurra, da sempre radicati nei valori del popolarismo europeo e della tradizione democratico-cristiana, si uniscono al dolore della Chiesa universale e dei fedeli calabresi, rinnovando l’impegno a promuovere quei principi di solidarietà, giustizia sociale e rispetto della persona che il Papa ha instancabilmente testimoniato. Oggi, più che mai, è nostro dovere raccogliere la sua eredità morale e spirituale, affinché il suo messaggio non venga disperso, ma diventi guida per le future generazioni".

Vescovi Calabria: "Papa Francesco fedele profeta del nostro tempo"

"I vescovi della Calabria, appresa con dolore la notizia del ritorno dell'amato Papa Francesco alla casa del Padre, esprimono gratitudine al Signore della vita per il dono di questo fedele profeta del nostro tempo e chiedono a Dio di poter sempre più mettere in atto il suo esempio di compassione evangelica, di vicinanza agli ultimi e di accoglienza per tutti i figli di Dio". E' quanto si afferma in un messaggio della Conferenza Episcopale Calabra per la morte di Papa Francesco.     "La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Salus Populi Romani - si aggiunge nel testo del messaggio - lo accolga tra le sue braccia e impetri da Suo Figlio, Cristo Signore, la gloria che Egli ha promesso ai suoi servi fedeli".  Lo scorso anno i vescovi calabresi avevano incontrato Papa Francesco nella visita ad limina svoltasi nel Palazzo Apostolico Vaticano.

Gianturco: "Ha saputo parlare anche alle istituzioni"

"Con la morte di Papa Francesco perdiamo una guida spirituale che ha saputo parlare anche alle istituzioni. Il suo richiamo alla responsabilità e alla vicinanza alla gente resta un monito per chi, come noi, serve il territorio ogni giorno". Così Mimmo Gianturco, consigliere Comunale.

Profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco da parte dell'Associazione delle Due Sicilie

"L'associazione culturale Osservatorio delle Due Sicilie di Lamezia Terme esprime profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, un Pontefice a cui la stessa associazione ha dedicato un convegno organizzato a Procida in occasione della nomina dell'isola a capitale della cultura. Il 23 novembre 2022 nella sala consiliare del Comune di Procida l’Osservatorio delle Due Sicilie organizzò il convegno dal titolo “La centralità della persona nel cuore del Mediterraneo” (di cui si allega la locandina), un tema cruciale del pontificato di Francesco. La “Centralità della persona” è stata alla base di tutte le azioni e predicazioni di Papa Francesco, basate sulla valorizzazione della dignità del singolo, sul diritto alla libertà religiosa e sulla tutela delle minoranze religiose, sulla vergognosa presenza di tanta povertà nel mondo da combattere con una “Economia Civile” che non guardi semplicemente al profitto ma anche all'impatto sociale e ambientale (mirabile l’enciclica Laudato si), sulla denuncia della violazione dei diritti naturali dell’uomo e dell’individualismo, sul rispetto degli emarginati ed immigrati. Non ultimo il baratro verso cui sta scivolando l’essere umano attraverso il cattivo uso della tecnologia, a dimostrazione della modernità di questo Papa che ha definito l’intelligenza artificiale come “una delle sfide più importanti dei prossimi anni”. E proprio con una Sua frase vogliamo ricordarlo, perché sia di monito per il futuro dell’uomo: “L’essere umano, mortale per definizione, pensando di travalicare ogni limite in virtù della tecnica, rischia, nell’ossessione di voler controllare tutto, di perdere il controllo su se stesso; nella ricerca di una libertà assoluta, di cadere nella spirale di una dittatura tecnologica. Riconoscere e accettare il proprio limite di creatura è per l’uomo condizione indispensabile per conseguire, o meglio, accogliere in dono la pienezza. Invece, nel contesto ideologico di un paradigma tecnocratico, animato da una prometeica presunzione di autosufficienza, le disuguaglianze potrebbero crescere a dismisura, e la conoscenza e la ricchezza accumularsi nelle mani di pochi, con gravi rischi per le società democratiche e la coesistenza pacifica”. Questi concetti hanno attirato su Papa Francesco anche l’inimicizia di tanti, soprattutto nel mondo economico e politico internazionale ed italiano, dai quali ora sentiremo esclamare false parole di circostanza per almeno una settimana. Le stesse persone che invece di occuparsi dei bisogni dell’uomo, lo sottomettono ai loro fini egoistici. Papa Francesco, baluardo contro l’egoismo e luce del nostro avvenire, ci mancherai tanto".

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