Lamezia, riflessione del vescovo emerito Rimedio sull’umanizzazione e la sua importanza

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Lamezia Terme – “Un argomento attuale riguarda il valore dell'umanizzazione che si cerca di proporre conquesta breve riflessione. Si prescinde per il momento dalle teorie che sono state redatte a propositodell'origine umana e del suo sviluppo. L'unica certezza è questa: l'uomo non è "causa sui" ma ha ricevutol'essere, e dalla Fede la Causa è Dio. L'umanizzazione ovviamente precede lo stadio di umanità già formata, e si avvia verso questo traguardo” parte così la riflessione del Vescovo emerito della Diocesi di Lamezia Terme, monsignor Vincenzo Rimedio.

“Interessa l'attenzione – precisa - sulla presente tematica per concorrere al compito di fare di ogni persona un essere possibilmente più completo secondo la logica della realizzazione e il disegno delCreatore: spetta alla famiglia, alla Società e alla Chiesa. Ordinariamente si dà risalto, nei luoghi che si visitano, alle realtà più caratteristiche per antichità ebellezza artistica. In Calabria i bronzi di Riace per i residenti e per i turisti costituiscono "un'eccellenza" ma diversi problemi di arretratezza rimangono ancora come nascosti, soprattutto quelli della gente povera. Qualche progresso però si è compiuto! È fondamentale che si viva in corrispondenza della propria dignità, che ha come fondamento secondo il filosofo Pascal "l'uomo canna pensante" oltre che il figlio adottivo di Dio per i credenti".

"Componente fondamentale per l'umanizzazione - sottolinea Rimedio - è il lavoro: in mancanza, non si possono soddisfare le diverse esigenze, più convenienti e dignitose personali e della famiglia, dimostrandosi detto lavoro come valore antropologico e di uguaglianza sociale. È appunto la sua carenza che determina il problema arduo delle divisioni: chi dispone per sé e per la famiglia, chi non può disporre, come è privo della possibilità per la precarietà della situazione in cui sitrova. L'altra componente essenziale, alla stregua del lavoro è la cultura, negata a chi ha problemi personali e familiari di sussistenza, e si trova nell'impossibilità di coltivare interessi culturali, la cui dedizione costituirebbe un diritto della persona". "Inoltre è necessario ricordare l'apporto all'umanizzazione del volontariato, così vicino a chi è affetto damalattie varie e da solitudine, ed insieme il soccorso a chi ha bisogno del "pane quotidiano" e diassistenza, fatta di generosità umana e di fede in Cristo, Buon Samaritano. Concludendo si può affermare che la nostra terra di Calabria è ricca di "pathos" umano ma vi sono zone inessa bisognose dell'opera urgente dell'umanizzazione".

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