Lamezia, storie di degrado ed emarginazione in città: le tracce degli invisibili tra indifferenza e solidarietà

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Lamezia Terme - Storie di degrado, emarginazione e solitudine che si consumano in centro città. Angoli che dovrebbero accogliere bambini e cittadini in momenti di spensieratezza e che, invece, si trasformano in zone d’ombra. È il caso del parco fluviale “Felice Mastroianni”. Qui, oltre a rifiuti ed erbacce vi è un giaciglio di clochard realizzato con alcuni cartoni, vecchie coperte e materassi spesso recuperati nei cassonetti. Indumenti ammucchiati, bottiglie e resti cibo lasciati alla mercé di randagi e piccioni.

Medesima situazione si ripete in via Antonio d’Ippolito dove trovano riparo altri clochard. Persone, appartenenti al mondo degli “invisibili”, relegati ai margini della società che fanno del parco la loro dimora. Tante le segnalazioni di cittadini che lamentano le condizioni di degrado in cui versa lo spazio verde così come altre aree della città. Zone destinate anche ai bambini ma che allo stato sono rese impraticabili per via delle condizioni di estremo degrado. Nella zona un odore nauseabondo e un alto rischio igienico-sanitario.

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Uomini e donne che vivono in condizioni di estrema povertà e disagio. I più fortunati vengono a volte aiutati da associazioni e volontari. Altri non si lasciano, invece, avvicinare. A questi si aggiungono spesso extracomunitari. Inoltre, soprattutto nei centri storici così come in alcuni vicoli, insistono vecchi fabbricati dove sono evidenti i segni di pernottamenti. Due facce della stessa medaglia che si consumano nelle grandi città con i residenti che richiamano l’attenzione delle istituzioni per bonificare le zone e “restituirle” così ai cittadini. Dall’altro lato, storie di disagio sociale e povertà che, soprattutto in vista dell’arrivo dell’autunno fanno aggravare le condizioni di vita degli “invisibili”. Situazioni che, talvolta, vengono superate grazie all’azione degli stessi abitanti con iniziative di recupero e valorizzazione. È il caso di piazza Mazzini che da inizio anno ha dato un nuovo volto alla zona con un progetto di riqualificazione. Esempi positivi che fanno ben sperare.

R.V.

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