Vigor Lamezia chiamata a riconquistare la vetta

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Lamezia Terme – Non sono bastati, in casa Vigor, i 7 punti raccolti al termine dei primi 270’ per conservare la vetta della classifica. Complice la solita partenza a razzo della Reggioravagnese, ex Reggiomed, i biancoverdi si ritrovano, assieme alla Palmese ed a quell’Isola Capo Rizzuto di scena domenica al “D’Ippolito”, ad inseguire la lepre reggina.  Il tempo dirà quanto sia stato importante, o meno, il punto conquistato sabato ad Ardore e che ha fatto storcere parecchio il naso alla tifoseria. Riteniamo, infatti, che, così com’è un po' ormai il marchio di fabbrica delle squadre allenate da Alberto Criaco, vedi il Brancaleone delle passate stagioni, quest’anno saranno davvero in pochi a far risultato, e soprattutto a vincere, in casa della matricola amaranto. Pesante, nell’economia del match, il rigore tutt’altro che solare concesso ai locali. De Nisi ha provato a fare scudo con il corpo sul destro quasi a botta sicura di Parafiori, ma ha comunque commesso l’ingenuità, certo più facile a dirsi che a farsi, di non tenere le braccia perpendicolari a protezione delle parti basse, come da prassi in tali situazioni. Difensore ex Promosport e Sambiase nell’occasione preferito a Ruano e per la prima volta titolare in questa stagione.

Un Ardore che ha comunque affrontato i più titolati avversari senza alcun timore reverenziale, andando subito ad aggredire in pressing il portatore di palla avversario. Forse anche per questo il centrocampo lametino ha cercato poco il fraseggio a terra, affidandosi prevalentemente ai lanci lunghi in avanti. Curcio e compagni devono invece far valere maggiormente le indiscusse qualità tecniche che possiedono proprio nella zona nevralgica, ancor più dopo l’arrivo di Condemi. Così com’era già successo contro la Rossanese, in quel caso assieme a Iannì, il migliore in campo, e stavolta di una spanna su tutti, è stato Spanò. L’attaccante di Gioia Tauro ha iniziato alla grande questa sua seconda consecutiva, ma stavolta dall’inizio (come aveva già fatto, allora molto giovane, nella Vigor 2015-16 allenata da Antonio Gatto), avventura vigorina. E non solo per i due gol in tre partite, peraltro neanche piene visto che, sia contro la Rossanese che ad Ardore, è stato sostituito attorno alla mezz’ora della ripresa. Sabato scorso a causa di una botta presa nei minuti immediatamente precedenti.

Molto di più ci si aspetta, invece, dagli altri suoi compagni di movimento. Non si è ancora visto quel sangue agli occhi, quella fame insaziabile di vittorie, necessari a far fruttare l’evidente superiorità tecnica rispetto a tutte, chi più chi meno, le avversarie. Certo, non bisogna dimenticare che finora si è dovuto rinunciare, tra squalifiche ed infortuni, a pedine importanti quali Bernardi ed Azzinnaro. A Castrovillari mancavano pure Ferrara e Catania, mentre negli ultimi 180’ l’italo-argentino Padin. Tuttavia, chi è sceso di volta in volta in campo poteva, complessivamente, fare meglio. Il torneo è appena iniziato, comunque, e c’è ancora tutto il tempo per accelerare, considerato pure che, salvo scenari che al momento non paiono intravedersi all’orizzonte, quest’anno non si dovrebbe fare i conti con una compagine tritasassi quale si è dimostrata il Sambiase nella passata stagione.

Sabato la Vigor ha affrontato per la quarta volta nella propria storia l’Ardore e l’undici ionico reggino è riuscito anche stavolta a non soccombere. Lo score ora recita di due successi ardoresi e due pareggi. Serie negativa che, a questo punto, si dovrà necessariamente spezzare nella gara di ritorno di quest’Eccellenza 2024-25. Domenica, come già anticipato, arriverà l’Isola Capo Rizzuto, squadra protagonista di un buon avvio, tant’è che si ritrova gli stessi punti dei lametini. Punto di forza dei crotonesi è sinora stata la fase difensiva. Sono l’unica formazione a non aver ancora incassato gol. Uno sprone in più per tornare al successo, festeggiare l’odierno centocinquesimo compleanno, visto che il club fu fondato il 1 ottobre 1919, e presentarsi nel migliore dei modi alla successiva gara in casa dell’altrettanto quotata Palmese. Sono quattro, intanto, i calciatori biancoverdi a non aver saltato neanche uno di questi primi 270’ di campionato: Iannì, De Fazio, Rodriguez e Scalon. Se consideriamo anche le due sfide di Coppa Italia, restano invece tre dato che De Fazio contro il Campora è stato sostituito a inizio ripresa.

Ferdinando Gaetano

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