Cosenza – “Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti”, con queste parole mamma Valeria descrive - in un post sui social - le ore di angoscia vissute nella serata del 21 gennaio. Momenti che non scorderanno mai. Una storia a lieto fine, quella della piccola Sofia di appena un giorno di vita strappata alla sua mamma da una donna che avrebbe simulato una gravidanza per 9 nove mesi.
“Mi state scrivendo in migliaia da ogni parte dell’Italia - scrive su Facebook la mamma Valeria Chiappetta postando una foto del fratellino di sei anni che tiene in braccio Sofia - vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi”. Poi un ringraziamento a quanti hanno operato per ritrovare la neonata scomparsa dalla clinica “Sacro Cuore” nel tardo pomeriggio di martedì: “Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze un’intera città anzi regione si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie, grazie, grazie a tutti vorrei abbracciare ogni singola persona. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti”.
La coppia si sarebbe introdotta nella clinica nell’orario di visite. Grazie al sistema di videosorveglianza della struttura e alle forze dell'ordine dopo poche ore si è riusciti a risalire agli autori del terribile gesto. Una coppia che avrebbe simulato una gravidanza e poi finto di aver dato alla luce un maschietto. Sono i particolari emersi dall'arresto dei due che hanno sequestrato la neonata all'interno della clinica "Sacro Cuore" a Cosenza. Si tratta di una 51enne di Cosenza che è stata arrestata dopo le 22 di ieri sera assieme al marito 43enne di origini senegalesi dai poliziotti della Questura di Cosenza. Rintracciati nella loro abitazione a Castrolibero, i poliziotti hanno trovato l'appartamento tutto allestito con gli addobbi utilizzati per la nascita di un bambino. Anche la piccola (che era stata portata via con una tutina rosa) quando è stata ritrovata dai poliziotti indossava una tuta da maschietto. Il rapimento fortunatamente si è concluso col ritrovamento della bambina che sta bene ed è stata riportata tra le braccia della sua vera famiglia.
"Bellissimo riabbracciare mia figlia"
"È stato bellissimo riabbracciare mia figlia, sono contento. La bimba sta bene. Come sta mia moglie? diciamo bene". A dirlo, sorridente ma chiaramente stanco dopo avere trascorso ore di inferno, è stato il padre della neonata rapita ieri sera a Cosenza e ritrovata dalla polizia. L'uomo stamani si è recato all'ospedale dell'Annunziata a prendere la piccolina, quindi è tornato alla clinica Sacro cuore dove si trova la moglie e da dove la piccola è stata rapita. La coppia, da quanto si è appreso, dovrebbe rientrare oggi a casa dove ad aspettarli c'è il figlio più grande di 6 anni.
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