Lamezia, continua RICRII al TIP Teatro con “Amore Cointestato”

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Lamezia Terme - Dopo i primi due appuntamenti della stagione, continua la ventunesima edizione di RICRII, rassegna di teatro contemporaneo, al piccolo TIP Teatro di Via Aspromonte, lo spazio indipendente gestito dalla compagnia Scenari Visibili. Questo sabato 16 novembre, alle ore 21:00, grande attesa per lo spettacolo “La corazza emotiva, primo movimento, AMORE COINTESTATO” di e con Enoch Marrella e Giulia Salvarani, prodotto da Tuttoteatro.com con il contributo della Regione Lazio - Spettacolo dal Vivo e con il sostegno di Armunia.

Dopo il debutto in prima assoluta al Teatro Fontanacce di Rocca Priora, Marrella e Salvarani portano in scena anche a Lamezia Terme l’insolubile storia d’amore tra un intellettuale di origini benestanti che vive in prima periferia - e nella vita non guadagna nulla - e una ragazza di estrema periferia che dalla vita ha tutto da guadagnare. La teoria redpill prende il nome dal film Matrix, nel quale la pillola rossa apre la mente di Neo, mostrandogli la verità sulla sua realtà. Alla base di tutto ci sarebbe la cosiddetta Teoria LMS, secondo cui le relazioni tra uomo e donna nascerebbero non per un innamoramento libero e spontaneo, ma per un freddo calcolo derivato dall’interpolazione di tre fattori: look, money e status. Ambientata in un ipotetico futuro prossimo, la storia rivela le deformazioni di una metropoli enorme severamente divisa tra centro e periferia, dove chi ha la fortuna di vivere in prima periferia, sarà sempre e comunque più fortunato di chi vive in estrema periferia. 

Si parla di amore romantico, delusione delle aspettative, violenza verbale, violenza domestica, scontri fra classi, shock culturali e atti psicomagici. Se oggi si parla di eco-ansia, in questo nuovo progetto teatrale si potrebbe parlare di emo-ansia: l’ansia di esprimere le proprie emozioni. La difficoltà di mettere a nudo la propria emotività qui viene raccontata con un linguaggio dallo stile pop e quotidiano, ma che rispetta una precisa partitura ritmico-musicale che affonda nella scrittura per la scena. A livello drammaturgico il testo si articola su due personaggi che comunicano su più piani: con se stessi, tra loro e con il pubblico. In linea l’in-yer-face theatre, introdotto negli anni 90 da Sarah Kane, lo spettatore diviene interlocutore diretto per la trattazione di argomenti crudi. La parte visiva dello spettacolo è affidata all’artista Aleksandar Stamenov e al visual designer Andrea Romoli. Sono presenti alcune opere scultoree di Stamenov inerenti al suo concept: antemetica/metafisica dell’informazione. Il visual designer Andrea Romoli ha invece realizzato dei puppets virtuali generati con programmi AI che dialogheranno col protagonista creando un secondo livello visivo e drammaturgico in linea con l’atmosfera distopico–futuristica del racconto teatrale.

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