Lamezia, celebrato il centenario del poeta Franco Costabile con l'evento “Rêverie degli ulivi”

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Lamezia Terme - Più che una celebrazione una festa di compleanno, l’evento realizzato in Corso Vittorio Emanuele a Sambiase per il centenario dalla nascita di Franco Costabile, grande poeta del ‘900, il più grande che questa terra ricordi, nato il 27 agosto del 1924 a pochi passi dalla Chiesa Matrice, sul cui sagrato la manifestazione si è svolta. “Rêverie degli ulivi” è il nome evocativo che il Comitato per le celebrazioni del centenario ha voluto dare alla serata, posta al culmine di un fitto calendario di eventi che hanno visto l’intervento di personalità del mondo accademico e studiosi dell’opera costabiliana. Ma quello di questa serata è il nome di un sogno da svegli che permetta di staccarsi dalla dimensione razionale e speculativa per abbracciare la parte umana, onirica, tutte le emozioni che la poesia di Costabile racchiude. Per farlo Giovanni Mazzei, voce narrante e anima dell’organizzazione, ha voluto chiamare accanto a sé un altro poeta: si tratta di Aldo Nove, autore dell’introduzione al libro recentemente edito da Rubbettino, e curato dallo stesso Mazzei, che raccoglie finalmente tutte le poesie di Franco Costabile, comprese quelle disperse, ovvero pubblicate su riviste come Botteghe Oscure o Nuovi Argomenti, negli anni a cavallo fra le due raccolte principali, escludendo falsi e avviando un prezioso lavoro di studio e di riscoperta.

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Ad alternarsi ai dialoghi con il poeta, sulle scalinate della Matrice, tanta musica, teatro, reading di numerosi artisti che hanno voluto rendere omaggio a Costabile: in primis Dario Natale che con i ragazzi della Compagnia di Scenari Visibili ha aperto le danze attraverso una performance sperimentale, mescolando i versi del poeta di Sambiase a quelli di altri poeti del sud, in particolare il calabrese Lorenzo Calogero; i musicisti Aquerel (Luca Vittorino) e Francesco Strangis, che hanno messo in musica i testi di Costabile realizzando i due singoli “Rosa” e “Riviera”, e producendo in occasione del centenario un vinile in edizione limitata – sole cento copie numerate – realizzato con la grafica dell’artista Pasquale De Sensi; il cantante Naip (Michelangelo Mercuri) che ha voluto essere presente con il reading della poesia costabiliana “Ultima uva”; l’attrice Lara Chiellino, splendida interprete dei testi di Costabile, che ha recitato per il pubblico il “Canto dei nuovi migranti”. A fare da sfondo i quadri e le sagome dipinti dal maestro Fernando Cimorelli.

Fra le moltissime interessanti domande poste da Mazzei al poeta Aldo Nove sulla figura di Costabile, spicca quella decisiva, sul perché cento anni dopo ci si ritrovi a parlare ancora di lui e della straordinaria attualità dei suoi versi. “A Costabile non è mai interessato scrivere belle poesie, o essere autoreferenziale”, ha spiegato molto semplicemente Nove, “A lui interessava dire la verità. Aveva un’anima talmente grande che non gli permetteva di fare diversamente. E lo faceva con una potenza estrema, senza autocompiacimenti, come se scattasse delle fotografie a ciò che vedeva con i suoi occhi. Nelle sue poesie vivono simboli e archetipi eterni, che ci sono ancora oggi, che rimangono. Ciò che ha introdotto di nuovo, era nuovo allora e lo è ancora oggi: questo lo rende un Classico da leggere anche fra altri cento anni”.

Giulia De Sensi

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