Italia: Corsa a 'oro rosso', boom furti di rame

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Roma, 24 febbraio - Una nuova corsa all'oro. Rosso. Il prezzo del rame è alle stelle (10mila dollari la tonnellata) ed i furti del prezioso materiale hanno raggiunto livelli record. Presi di mira ferrovie e cavi dell'energia elettrica,ma anche grondaie, con impatti importanti su economia e servizi pubblici. Questa notte l'ultima impresa dei ladri: dieci tonnellate del prezioso materiale (1.500 metri di cavo elettrico) portati via da una fabbrica chiusa nel veneziano. E l'Italia corre ai ripari con la creazione di un Osservatorio nazionale dedicato al fenomeno composto da Viminale, Agenzia delle dogane, Ferrovie dello Stato, Enel, Telecom e Anie. L'Osservatorio, ha spiegato il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri alla firma del protocollo d'intesa, "é un punto di arrivo dopo che da anni si sta trascinando questo fenomeno, che ha tante sfaccettature e coinvolge il piccolo ladruncolo come l'organizzazione criminale.

Occorre capire dopo porta la filiera dei furti, tenendo conto - ha aggiunto - che queste azioni possono mettere in difficoltà interi comparti della nostra economia". Tra le vittime principali del ladri di rame ci sono le Fs, che negli ultimi tre anni hanno subito danni per ben 20 milioni di euro. Lo scorso anno sull'intera rete ferroviaria sono stati compiuti 2.072 furti (1.034 nel 2010), per un totale di poco più di mille tonnellate di materiale trafugato; coinvolti 4.882 treni per oltre 84mila minuti di ritardo. Il gruppo si è quindi mobilitato istituendo una task force nazionale per il controllo ed il pattugliamento della rete e sta sostituendo, dove possibile, il rame con l'alluminio e materiali alternativi. E' importante, ha spiegato l'ad Mauro Moretti, "avere un'idea di chi sono i committenti dei furti, commessi spesso da nomadi che vivono in campi vicini ad infrastrutture fondamentali. Per questo guardiamo con favore all'Osservatorio".

Da parte sua l'ad di Enel, Fulvio Conti, ha osservato come "la nostra rete di distribuzione in rame sia lunga un milione di chilometri e copra l'85% del territorio nazionale. Spesso i furti - ha ricordato - ci hanno costretto ad interruzioni dell'erogazione e sono quindi azioni incredibilmente dannose perché colpiscono la qualità della vita dei cittadini". In questo contesto economico critico, gli ha fatto eco il presidente di Confindustria Anie, Claudio Andrea Gemme, "prevenire e arginare il fenomeno dei furti di rame costituisce un'azione importante per garantire continuità all'attività aziendale non aggravando i riflessi negativi per l'operatività delle imprese, già sotto pressione per gli effetti della crisi sulla liquidità". Il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha poi fornito alcuni dati sul contrasto. Nel 2011, ha rilevato, "c'é stato un aumento del 50% dei furti, ma anche una crescita del 78% dei reati scoperti e del 90% tra arresti e denunce". Gli autori, ha rilevato, "sono soprattutto italiani e poi ci sono anche romeni. L'obiettivo dell'Osservatorio è fare un monitoraggio per capire se c'é una partecipazione anche della criminalità organizzata e pensare a possibili interventi legislativi".

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