Crollo rupe Falerna, sindaco Stella: “Chiesti fondi per completare l'opera”

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Falerna - "Questo è un lavoro non da 2.000 euro per cui si riesce a risolvere tutto in un giorno. È un lavoro di una certa importanza a livello economico e Anas sta valutando il da farsi, perché non c'è un progetto già pronto, e per il quale adesso si procede con la fase esecutiva di qualcosa che era già stato approvato. Ci sono delle valutazioni in termini economici e il nostro Ufficio tecnico è in continuo contatto con i tecnici dell'Anas, i quali stanno cercando di farsi autorizzare le spese che non sono di poco conto. Si sta procedendo ininterrottamente. Il fatto di vedere per qualche giorno che non ci sono operai sul posto, non vuol dire che i lavori siano fermi". A parlare così al nostro giornale, il sindaco di Falerna, Francesco Stella in riferimento allo stato dell'arte dei lavori di messa in sicurezza della zona di Torre Lupo, laddove lo scorso 2 agosto si è verificato il crollo di una consistente parte della rupe, ribadendo la validità dell'ordinanza nei confronti dell'Anas sollecitata ad intervenire.

Lavori che, comprensibilmente, preoccupano d'altro canto i residenti. Alcuni dei quali, ci informano, hanno inviato una Pec alla procura della Repubblica di Lamezia, al presidente della Regione, all'Anas, allo stesso sindaco, ai Vigili del fuoco per chiedere lumi sulla vicenda. E il primo cittadino ha inviato una nota di riepilogo del caso alla prefettura, informando il massino organo di Governo sul territorio su quanto accade, in particolare fornendo le notizie richieste “relative agli interventi posti in essere a salvaguardia della pubblica e privata incolumità”.

Sindaco, ritorniamo ai lavori. Chi deve autorizzarli? E chi, soprattutto, deve deliberare sulle somme da impiegare?

"La Direzione generale dell'Anas. È chiaro che ci sono dei tecnici qui sul posto che però devono farsi autorizzare la spesa per i lavori che si fanno e che si stanno facendo. Ribadisco, il fatto che non si vede per qualche giorno sul posto l'operaio che lavora e ci si allarma, mi pare un po' esagerato. Capisco i disagi, però forse non capiscono il rovescio della medaglia, perché qua quello che si sta facendo è a tutela loro, non contro di loro. A volte i proprietari la vedono quasi come un atteggiamento ostruzionistico nei loro confronti".

L'ordinanza di sgombero è ancora in vigore?

"Si certo, finché non verrà meno il pericolo. Il giorno che viene meno il pericolo, i cittadini possono vivere tranquillamente in quelle case. Quel giorno verrà meno l'ordinanza di sgombero. L'ordinanza non è perché non pagano qualcosa. Ma è nel loro interesse. Io, ripeto, non è che devo difendere Anas. L'Ufficio tecnico nostro li sente di continuo. Hanno fatto già dei lavori, non da poco. Il lavoro poi che stanno per fare è ancora più importante di quello che hanno fatto fino ad oggi di protezione".

Tecnicamente in cosa consistono i lavori da effettuare?

"La rete attuale è una rete solo di protezione per i lavori da farsi. Adesso stanno facendo tutte le valutazioni, stanno cercando le somme per far cadere un'altra parte di roccia pericolante. E non è un lavoro di poco perché sono grandi massi, devono fare con la massima cautela perché fanno questo lavoro a tutela di chi abita in quella zona. Stanno procedendo proprio per tutelare loro, oltre che la Strada statale".

A.C.

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