Gizzeria – Il 15 dicembre si è tenuta a battesimo la 18° edizione del Calendario storico dialettale di Gizzeria anno 2025, alla presenza delle autorità civili e religiose quali: il Sindaco di Gizzeria F. Argento, gli assessori Falvo Bruno e Lilla Corica,dei consiglieri Saverio Maida, Mastroianni Serafino, Carpino Vittorio; di don Fabio Stanizzo, responsabile della Caritas e parroco della chiesa di San Giuseppe di Lamezia Terme, il prof. Francesco Chirillo ex dirigente dell’ist. Comprensivo di Gizzeria, la prof.ssa Careri Fiorella ex dirigente scolastica dell’Ist. Comprensivo di S. Eufemia – Gizzeria, padre Helcio parroco della parrocchia di Gizzeria che annualmente onoradella sua presenza e della sua disponibilità e collaborazione; in ultimo e non per importanza, il pubblico proveniente per lo più dalle zone limitrofe di Lamezia Terme, Falerna, Nocera, Martirano, San Pietro a Maida e Belmonte Calabro.
“Sotto l’attenta guida degli autori si è dato il via alla lettura e commento dei brani, dei lemmi, dei proverbi trascritti sulle pagine del bellissimo calendario di cui l’Amministrazione Comunale ne vanta il patrocinio e la custodia nella sua biblioteca – spiegano gli organizzatori - L’opera meritoria degli autori Michele Maruca Miceli e dell’ins. Patrizia Pallone, presidente l’uno e direttrice di redazione l’altra, è giunta quest’anno alla sua 18 edizione. Un vero primato che dal 1999 li vede impegnati nella ricostruzione della memoria storica di Gizzeria. Scavando nel passato, nelle memorie degli ottuagenari ancora viventi, con grande zelo, per ridare un’identità culturale al loro paese. Con encomiabile tenacia, affondano la loro attività alla scoperta e alla divulgazione della lingua dei padri e alla riscoperta delle tradizioni popolari che sono la linfa vivente di ogni nucleo abitativo. Loro, attraverso la pubblicazione del "calandariu ’e Jazzaria " sono riusciti a catturare l'attenzione di molti cittadini da anni residente all'estero, facendogli rivivere emozioni intense. L’aver risvegliato in molti questa passione, in un contesto culturale asfittico, fortemente caratterizzato dall'assenza di qualsiasi voglia iniziativa funzionale all’apertura di un minimo di confronto sul piano culturale, costituisce un fatto rilevante. Si potrebbe dire, che l'attività culturale di Maruca Miceli rappresenta per Gizzeria un’oasi storica e un punto di riferimento per quanto riguarda il dialetto, le tradizioni popolari, gli usi, i costumi, l’onomastica e la toponomastica dal 1615 ai giorni nostri. Il loro archivio privato raccoglie dati e notizie di ogni famiglia del paese tracciandone provenienza e modus vivendi dei tempi passati. Gli autori del calendario oggi in pensione spendono il loro tempo libero facendo da guida storica- turistica a quanti visitano il loro meraviglioso paese felicemente arricchito dai mosaici dell'artista Maurizio Carnovali che ha saputo cogliere ed esprimere il momento che si vive. Il Volo della Pace, il Ritorno dai campi, il Piazzale della Rinascita (post covid). L'emigrazione e l'accoglienza. Un pugno di valori che ognuno esprime con proprie idee e pensieri. Incoraggiare e sostenere la loro opera sarà uno stimolo crescente per gli autori, dato che Gizzeria vanta grandi tradizioni popolari che non dovranno mai disperdersi. La valorizzazione di questo grande patrimonio archivistico potrà rappresentare un grande fattore di crescita, mantenendo, ove fosse possibile l’originalità dei luoghi che a nostro avviso saranno sempre da salvaguardare. La serata si è conclusa con la distribuzione gratuita della copia del calendario e di seguito la benedizione del grande presepe allestito nella chiesa dell’Annunziata dagli appassionati presepari quali Roberto Pallone, Ianni Franco, Falvo Franco e Franco Gallo i quali hanno dimostrato che basta poco per impegnarsi e dedicarsi al sociale per far rivivere un Natale diverso al paese dove l’unione delle varie associazioni culturali del luogo stanno rendendo diverso questo fine anno che fra 2 settimane volgerà al termine ricco di idee, di allestimenti e di tante importanti iniziative”.
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