Tragedia San Pietro Lametino, in aula le ricostruzioni dei periti nominati dalla procura

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Lamezia Terme – È il momento dei periti della Procura, i tecnici a cui i magistrati di Lamezia Terme hanno affidato la ricostruzione e le indagini tecniche su quanto accaduto la sera del 4 ottobre 2018, quando a San Pietro lametino in seguito a una terribile alluvione persero la vita Stefania Signore e i suoi due bambini, Christian di 7 anni e Nicolò di soli 2 anni.

Nell'aula del tribunale di Lamezia Terme, ieri, nuova udienza del processo scaturito dalla tragedia con spazio ai consulenti della procura, l'ingegnere Arcadia e il geologo Labonia che, rispondendo alle sollecitazioni del pm Emanuela Costa hanno riferito l'esito delle indagini tecniche svolte subito dopo sul luogo della tragedia. Nelle udienze precedenti, invece, a prendere la parola le forze dell'ordine che si trovavano sul posto e che hanno svolto le indagini su delega della procura per capire cosa è accaduto quando Stefania a bordo della sua Alfa Mito in compagnia dei suoi due figlioletti sta percorrendo la Sp 113 dirigendosi da San Pietro a Maida verso San Pietro Lametino. La pioggia è battente e la strada comincia ad allagarsi. Ad un certo punto si ferma, i tre cercano di sfuggire alla tempesta, abbandonano il veicolo, ma il forte flusso d’acqua travolge tutto violentemente. Stefania e i due piccoli si perdono tra il fango e i detriti. I corpi di mamma e figlio maggiore vengono ritrovati esanimi di lì a poco, mentre il corpicino del piccolo Nicolò viene rinvenuto solo il 12 ottobre, a cinquecento metri di distanza dal luogo dell’incidente.

Nel collegio difensivo gli avvocati Maria Zaffina, Renzo Andricciola, Giuseppe Mastroianni, Maurizio Siniscalco, Vincenzo Ioppoli, Francesco Iacopino, Lucio Canzoniere, Francesco Domenico Murone. Tutti i familiari delle vittime già nella fase preliminare del giudizio si sono costituite parte civile.

Il processo, a carico di cinque indagati, un imprenditore agricolo, un dirigente e tre dipendenti della Provincia di Catanzaro, è stato poi rinviato alle prossime settimane per il controesame dei periti da parte dei legali della difesa.

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