Catanzaro - "Il presidente del Consiglio pare sia in grado di compiere solo proclami elettorali quando si rivolge alla Calabria, ma è ben lontano da realizzare poi azioni concrete in suo favore". Lo afferma in una nota il presidente della terza Commissione Sanità Salvatore Pacenza in merito alla seduta del Consiglio dei ministri di ieri in cui non è avvenuta la nomina del nuovo commissario alla Sanità.
"La preoccupazione principale di Renzi - aggiunge Pacenza -, così come di tutti i suoi emissari del Pd in visita nella nostra regione in queste settimane, è quella di fare campagna elettorale. Ecco allora che, insieme, si prodigano nel mettere in evidenza tutte le criticità di questa regione che, tutto sommato, dopo oltre 4 anni di governo di centrodestra, quantomeno si avvia alla normalità. Ma quando il governo è poi chiamato ad atti di responsabilità verso la Calabria preferisce invece soprassedere. Che dicotomia! Eppure sono passati ormai tre mesi da quando è decaduto dal suo incarico l'ex commissario Giuseppe Scopelliti. Senza la nomina del nuovo commissario la Calabria rischia di piombare in una nuova anarchia amministrativa che potrebbe generare sprechi e disavanzi cui dovrebbero rimediare, ancora una volta, i cittadini attraverso l'aumento di tasse e di tributi, o magari con una ulteriore razionalizzazione del sistema sanitario. Non sono note le ragioni per cui il governo sta rinviando questa importantissima nomina. Chissà, forse si sta disquisendo su un'indicazione di matrice politica, piuttosto che affidare l'incarico ad un tecnico".
"Nel frattempo, questo stato delle cose - prosegue - non fa bene a nessuno, tanto più ad una compagine politica che vorrebbe porsi come alternativa di governo al centrodestra in Calabria, ma che nella realtà dei fatti si dimostra essere ancora immatura e divisa al suo interno soprattutto in ragione di una gerontocrazia dirigenziale che non intende farsi da parte. Ai calabresi tutto ciò non interessa, vogliono solo che sia loro garantito il diritto alla salute senza criteri ragionieristici, né giochetti politici perché hanno ben in mente gli sforzi compiuti in oltre 4 anni di regime commissariale austero e invalicabile. Ricordo che ci sono ancora circa 40 milioni di euro di disavanzo da recuperare col Piano di rientro che potrebbero raddoppiare senza una guida commissariale, vanificando nel frattempo il sorprendente recupero di risorse effettuato dalla Calabria in questi anni. Ma tutto ciò al governo sembra non preoccupare. Spero che Renzi comprenda tutto ciò e a breve si proceda con la nomina del nuovo commissario".
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