Lamezia: Operazione Strike, 8 arresti

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Lamezia Terme - L'operazione "Strike, condotta per mesi dal sostituto commissario Antonio Serratore assieme agli agenti del  commissariato di Lamezia hanno arrestato sette delle otto persone accusate di numerosi episodi di spaccio di stupefacenti come cocaina e canapa indiana. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un' ordinanza emessa dal Gip di Lamezia Carlo Fontanazza così come richiesto dal pm titolare dell'inchiesta Rossana Esposito. Le indagini, durate oltre sei mesi, hanno interessato l'attività di spaccio che si svolgeva prevalentemente in piazza Diaz (nuova piazza "Otto Ciclisti", ndr) e nei pressi del bar di Giacomo Gallo. Gli arrestati, quasi tutti giovanissimi, gestivano l'attività di spaccio nella zona. Alcuni degli affiliati appartengono a famiglie malavitose lametine coinvolte in passato in faide sanguinose, in particolare facenti capo al gruppo Daponte-Cannizzaro. Nell'operazione sono stati impegnati 40 uomini del Commissariato di Lamezia Terme e unità cinofile antidroga di Vibo Valentia.

Le persone arrestate e poste ai domiciliari sono: Antonio Pagliuso 24 anni, Pasquale Buffone 24 anni, Alessandro Tutino 27 anni, Salvatore Pulice 23 anni, tutti residenti a Lamezia. Le persone, invece, raggiunte da obbligo di dimora sono: Luigi Rossetti 29 anni, Maurizio Palmieri 25 anni, e Giacomo Gallo 29 anni. Tutti i giovani sono residenti a Lamezia. L'ottavo è al momento irreperibile.

Il ricercato

"Contiamo di arrestarlo in breve tempo. Su di lui non possiamo dire altro se non che è di Lamezia ma ha la sua base e diversi contatti per il rifornimento di cocaina nella piana di Gioia Tauro. Dagli elementi in nostro possesso sarebbe a capo dell'organizzazione smatellata oggi". Queste le parole utilizzate dal vicequestore aggiunto e dirigente del commissariato di polizia di Lamezia Antonio Borrelli sull'ottava persona, ovvero l'uomo su cui pende un mandato d'arresto ma che è attualmente latitante.

Le indagini

Le indagini condotte dal sostituto commissario Antonio Serratore sono durate sei mesi. In particolare, si tratta di un arco di tempo che va dal dicembre 2012 al marzo 2013 che ha permesso di ricostruire, grazie ad intercettazioni ambientali e telefoniche i rapporti ed i legami dell'attività di spaccio. Le indagini hanno così permesso d'individuare e ricostruire le basi operative del gruppo, i mezzi in uso agli affiliati, intercettare conversazioni relative all'attività di spaccio  e raccolta di denaro oltre che l'identificazione degli assuntori di sostanze stupefacenti. Tutti i proventi dovevano, comunque, fare capo a chi ora si è reso attualmente latitante.

Procuratore Prestinenzi: "Operazione Strike fa seguto ad operazioni Village e Old Home"

"Quest’altra operazione possiamo dire ricalca quell’attività che nel territorio  è volta a reprimere uno dei fenomeni più gravi come quello dello spaccio di droga. Ricorderete l’operazione Village dello scorso anno che ha già portato a condanne per tutti gli imputati, tranne uno, in primo grado. C’è stata poi un’altra operazione Old Home. Adesso vi è quest’altra operazione. Avete visto i nominativi degli arrestati, ne manca uno, che consideriamo il personaggio di maggiore rilievo. Logicamente non possiamo dire nulla perché è attualmente attivamente ricercato. Come nasce questa operazione? Anche questa si collega ad un controllo del territorio che il commissariato già da tempo fa in maniera capillare e con brillanti risultati. Viene notata l’autovettura di Pagliuso di fronte ad un negozio di autoricambi della famiglia Gallo. Gallo, come ricorderete, era indicato quale tossicodipendente nel processo Village e diede già un certo contributo all’epoca. Si trattava di appurare se la presenza fosse occasionale o fosse collegata ad eventuale acquisto e successivo spaccio di sostanze stupefacenti. Dato il soggetto, Pagliuso Antonio, si decide di procedere ad attività investigativa, si procede ad intercettazioni, non solo telefoniche, ma anche ambientali e si cominciano ad accertare i primi legami tra il Pagliuso ed i soggetti che non solo sono assuntori di sostanze stupefacenti, ma che svolgono anche attività di spaccio. Abbiamo una serie di contatti telefonici e qui il linguaggio usato è molto criptico ma si riesce a risalire all’attività di spaccio sulla base di una serie di continui contatti telefonici e di alcuni accenni che vengono fatti nelle conversazioni. Accenni che si riferiscono anche alla persona che è attivamente ricercata fatti dal Pagliuso Antonio e dal Buffone Pasquale in cui si parla di somme di denaro che devono essere date a questa persona attivamente ricercata. Noi crediamo che l’attività di spaccio faccia capo al ricercato e ciò sulla base di una serie di elementi. Per quanto riguarda gli assuntori possiamo dire che messi di fronte al contenuto delle intercettazioni non hanno potuto negare l'acquisto di sostanza stupefacente".

Dirigente Ps Borelli: "Il ricercato ha come punti di riferimento Buffone e Pagliuso"

L'attività di spaccio riguardava sia la marijuana che la cocaina proveniente da Gioia Tauro in quanto la persona ricercata ha basi a Gioia Tauro. Pulice, invece, gestiva la marijuana. Con l'Operazione Strike abbiamo individuato quelli che erano, fino a questo momento, i gestori dello spaccio nella zona di piazza Diaz. La gestione dello spaccio, si sa, è in continuo movimento: arrestati questi, sono pronti altri a sostituirli e prendere in mano la rete dello spaccio. Gli arrestati in questa operazione, comunque, sono tutti ragazzi, nuove leve conosciute. Pagliuso e Buffone hanno avuto lutti in famiglia e Pulice ha avuto il padre ucciso nel 2005. Colui che è attualmente ricercato ha, comunque, come punti di riferimento Buffone e Pagliuso in quanto lui è di Lamezia, ma risiede nella piana di Gioia Tauro. L'operazione di oggi è importante perchè contribuisce a dare risposte in questo campo anche se altri sostituiranno questi ragazzi".

I legami con il gruppo Daponte - Cannizzaro ed i parenti uccisi in faide

L’inchiesta fa luce su un fiorente traffico di cocaina e marijuana ad opera del gruppo noto come Daponte-Cannizzaro. Alcuni degli affiliati al gruppo come Antonio Pagliuso, Pasquale Buffone e Salvatore Pulice, appartengono a famiglie malavitose lametine coinvolte in dispute sanguinose con le cosche rivali. In particolare, sia lo zio paterno di Antonio Pagliuso, cioè Giuseppe, che il padre di Pasquale Buffone, Pietro, e il padre di Salvatore Pulice nonchè anche zio di Antonio Pagliuso, Pietro, sono tutti e tre stati uccisi in agguati mafiosi. L’operazione "Strike" rappresenta lo sviluppo investigativo dell’operazione “Village” del luglio 2012 il cui processo si è concluso recentemente con la condanna degli imputati tranne su uno dei coinvolti.

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