Il piano approvato dalla Regione Calabria prevedeva l'utilizzo di 1.605.399 euro di fondi stanziati dal Ministero, coinvolgendo diversi enti ed associazioni. Il Tar del Lazio ha dunque accolto il ricorso del Codacons che contestava l'illegittimita' dei criteri seguiti per l'assegnazione dei finanziamenti, e ha ritenuto che la mancata consultazione dell'Osservatorio per la prevenzione della ludopatia costituisce "un rilevante vulnus procedimentale il quale, elidendo l'efficacia della fase consultiva, comunica la propria illegittimita' all'intero seguito procedimentale di approvazione dei Piani di attivita', di erogazione delle risorse e di successiva attribuzione delle stesse ai soggetti eventualmente indicati nei medesimi Piani". "Si tratta di una importantissima vittoria che non ferma la lotta al gioco d'azzardo, ma anzi la potenzia, garantendo che i soldi pubblici vadano realmente al contrasto della ludopatia, attraverso una scelta seria dei soggetti destinatari dei finanziamenti, senza favoritismi o sistemi clientelari che danneggiano la collettivita'" - commenta il presidente Codacons, Carlo Rienzi.
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