Lamezia Terme – “Le associazioni lanciano un nuovo appello ai commissari ASP di Catanzaro e al commissario Longo. Cardiologia a Lamezia: che fine ha fatto il progetto di rinnovarla, potenziarla e ampliarla con la riabilitazione? Il dottor Ceravolo e la sua eccellente equipe al momento rimangono inspiegabilmente bloccati. Ci aspettavamo una risposta utile non solo ai lametini, ma a tutta la Calabria, ci tocca invece leggere che un primario sale in ambulanza, con grande umiltà, ad accompagnare un paziente in un altro ospedale, perché non c’è personale e non c’è possibilità di tenerlo a Lamezia” è quanto si legge in una nota di Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola per il Comitato Salviamo la Sanità del Lametino; Felice Lentidoro e Concetta Perri per Cittadinanzattiva – Tribunale del Malato; Giuseppe Gigliotti per Comitato Malati Cronici; Nadia Donato per Associazione Senza Nodi; Giancarlo Nicotera e Alessio Filippone per Patto Sociale; Pino Morabito e Salvatore De Biase per Osservatorio Sociale San Nicola.
E aggiungono “Di cosa parliamo? Di cardiologia a Lamezia Terme. Dopo che le associazioni si sono rivolte in coro alla terna commissariale che guida l’ASP di Catanzaro, elogiando il progetto che darebbe all’ospedale di Lamezia e di conseguenza a tutta la Calabria, un punto di riferimento per l’intervento e la cura del malato cardiologico con una riabilitazione della quale tutta la regione ha bisogno come il pane, nulla si è mosso. Ancora una volta ci vediamo costretti a rivolgerci ai tre commissari, confidando nella loro serietà e capacità, per chiedere di mettere in pratica quanto loro stessi, con grande lungimiranza e senso di responsabilità, hanno previsto per la cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme”.
“E’ inutile – precisano - ribadire la posizione centrale della struttura e la facilità con la quale da ogni parte della regione è raggiungibile, come è inutile sottolineare la qualità di chi già lavora al Giovanni Paolo II. Ed è ancora più inutile evidenziare che la carenza di personale sta mortificando e soffocando un’Unità Operativa che ha tanto da dare ai pazienti calabresi. Chiediamo di conoscere lo stato dell’arte di un progetto assolutamente necessario e che darebbe tanto ai cittadini che soffrono, evitando che debbano andare peregrinando per la regione ed oltre confine. Non capiamo cosa possa bloccare un progetto realizzabile con poco, che coinvolge anche il presidio di Soveria Mannelli, che riconosce le potenzialità di Lamezia e che potrebbe fare di cardiologia un’eccellenza in Calabria senza nulla togliere, anzi aggiungendo qualità, collaborazione e sostegno, a quanto già esiste sul territorio anche Catanzarese”. “Pensare che ancora una volta gli interessi politici e non quelli del bene comune possano bloccare la crescita e l’offerta sanitaria, ci avvilisce, quindi ci auguriamo che siano solo questioni burocratiche superabili, che la volontà, la coscienza e la bravura di chi ha previsto questo rinnovamento nella Cardiologia Calabrese, possa essere più forte di ogni ostacolo e che presto si possa passare dalla “carta ai fatti””.
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