Provincia di Catanzaro in crisi finanziaria, via libera al bilancio di previsione. Parere favorevole dell'assemblea dei sindaci

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Catanzaro – Via libera dal Consiglio provinciale di Catanzaro al bilancio di previsione 2022-2024. L'ultima seduta dell'assise provinciale prima delle elezioni di metà mandato che il 28 settembre decreteranno il nuovo presidente dell'Ente intermedio (mentre i consiglieri resteranno in carica per circa un anno e mezzo) è stata dedicata alla discussione sul documento finanziario predisposto dall’amministrazione guidata dal facente funzioni Fernando Sinopoli. Un documento che di fatto certifica il percorso di Palazzo di Vetro, alle prese con il tentativo di ripianare un disavanzo di 43,7 milioni di euro attraverso un piano di riequilibrio ventennale attualmente al vaglio della Corte dei conti.

Un elevato squilibrio strutturale di parte corrente, un pesante disavanzo e un deficit di liquidità che mette mensilmente a rischio le spettanze dei dipendenti regionali. Questo il quadro cristallizzato nel rendiconto 2021 approvato dall'amministrazione all'epoca guidata da Sergio Abramo che ha previsto il ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale. L'approvazione odierna del bilancio di previsione costituisce una condizione necessaria per evitare la sospensione dei trasferimenti del saldo (che non è stato ancora erogato) del fondo sperimentale 2021 di riequilibrio. Il presidente facente funzioni Sinopoli ha inteso ringraziare i consiglieri provinciali di maggioranza e opposizione “per la grande collaborazione messa in campo a tutela e salvaguardia dell'ente intermedio” e ai dirigenti e funzionari dei vari settori dell'amministrazione che il sindaco di Centrache ha retto per circa tre mesi. Il presidente facente funzioni ha tracciato il quadro delle azioni messe in campo per superare quella che ha definito “la tempesta perfetta” individuando nello scioglimento anticipato delle camere una delle cause che ha determinato ulteriori ritardi nei fondi erogati dello Stato per gli enti pubblici in disseto o pre-dissesto. Non a caso nella relazione di accompagnamento del bilancio di previsione si auspica “un intervento legislativo che riassegni il giusto ruolo alle Province nonché le relative risorse necessarie al loro mantenimento”. Sinopoli ha fatto sapere, inoltre, che la mensilità di agosto attesa dai dipendenti provinciali è stata loro erogata seppur in ritardo. Il bilancio è stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri del centrodestra e con l'astensione degli esponenti del neo costituito gruppo del Pd Gregorio Gallello e Raffaele Mercurio.

L'assemblea dei sindaci

Come previsto dalla legge Delrio il documento contabile è stato sottoposto all'attenzione dell'assemblea dei sindaci. 28 i rappresentanti dei comuni che hanno risposto all'appello garantendo il numero legale della seduta. Una dettagliata disamina del documento è stata offerta all'aula dal sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro che ha ringraziato il presidente Sinopoli per il lavoro svolto nel ruolo di reggente di Palazzo di Vetro. Mascaro ha tracciato il quadro di una condizione economico-finanziaria disastrata “che emerge – ha evidenziato - anche dal bilancio di previsione sul qual siamo chiamati ad esprimerci con notevole ritardo rispetto alle scadenze previste dalle legge ma che puntualmente vengono disattese dagli enti locali”.

“Pur apprezzando gli sforzi e la capacità di tenere in vita ogni funzione vitale dell'ente vedo dei punti – ha rilevato il sindaco di Lamezia - che non mi appaiono perfettamente in linea con lo stato dell'arte”. Le perplessità di Mascaro hanno riguardato anzitutto la “questione derivati”, “conosciamo la normativa e la sentenza delle sezioni riunite della Cassazione che disciplina i casi in cui il derivato è stato sottoscritto con contraente soggetto a legislazione estera – ha rilevato Mascaro - il quale ha evidenziato l'assenza nelle poste negative del bilancio dei flussi negativi dei derivati: oltre 3 milioni e 400 milioni di euro”. Ma non solo. Nel mirino di Mascaro sono finite anche le previsioni di entrate per oltre 2 milioni e 500mila euro derivanti dalle alienazioni di immobili di proprietà provinciale. “Non mi risulta che vi siano in corso aste per la vendita degli immobili inseriti nel piano di alienazioni” - ha affermato. Ai rilievi di Mascaro (che hanno trovato il sostegno di molti colleghi primi cittadini) hanno risposto il presidente Sinopoli e il dirigente Salvatore Saraceno.

Con 15 favorevoli e 13 astenuti (tra i quali Fabio Celia delegato del sindaco di Catanzaro e Paolo Mascaro) l'assemblea ha espresso parere favorevole.

Bruno Mirante

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