Lamezia, tredicesima giornata nazionale Avo al Polo Tecnologico “Rambaldi”

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Lamezia Terme - In occasione della tredicesima giornata nazionale Avo, celebrata in tutta Italia domenica prossima 24 ottobre, anche la sezione lametina dell’Associazione Volontari Ospedalieri, intitolata a Gabriella Grandinetti, ha promosso questa mattina un momento di informazione e sensibilizzazione sui valori e le attività delle realtà associativa presente da diciotto anni a Lamezia, all’ospedale “Giovanni Paolo II” e da alcuni in anni in alcune case di riposo del territorio

Location scelta per l’iniziativa, il cortile del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” dove, grazie alla sensibilità della dirigente Roberta Ferrari, insieme ai volontari ospedalieri, è stato piantato dagli studenti un albero d’ulivo, offerto all’associazione da Domenico Gugliotta. Un gesto simbolico che richiama il tema scelto dall’Avo nazionale per la giornata di quest’ anno: “L’albero che resiste rifiorisce”. Dopo quasi due anni di stop dell’attività associativa dovuto all’emergenza sanitaria, durante i quali si è mantenuta viva  l’attenzione dell’associazione per la realtà della sofferenza e della malattia aggravata dal Covid e da tutte le conseguenze connesse all’emergenza sanitaria, prima fra tutte la solitudine di tanti pazienti negli ospedali per via della sospensione delle visite dall’esterno,  l’Avo in tutta Italia pensa a un rilancio della propria missione “partendo proprio dai giovani, ai quali vogliamo lanciare il messaggio positivo del volontariato come stile di vita, come un approccio segnato dall’attenzione all’altro che deve contraddistinguere i nostri comportamenti nella vita di ogni giorno”, ha sottolineato la presidente dell’Avo Lamezia Maria Lupia Palmieri questa mattina parlando ad una rappresentanza degli studenti del Polo Tecnologico. 

A portare i saluti della dirigente, i docenti Enza Paragliola e Stefano Macrina che hanno evidenziato come l’iniziativa di questa mattina si inserisca nell’impegno della scuola a promuovere in ogni contesto l’educazione a una cittadinanza consapevole e responsabile. Previsti nei prossimi mesi, appena le condizioni lo consentiranno, la ripresa dei corsi per la formazione dei nuovi volontari che, come da statuto dell’Avo, prevedono una serie di lezioni tenute da medici, operatori sanitari, dalle diverse figure del sociale impegnate nella relazione quotidiana con le persone in ospedale e nelle case di cura.

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