Lamezia, sviluppo agricoltura biologica sul territorio: firmato protocollo d’intesa per ricerca scientifica

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Lamezia Terme - È stato firmato oggi, presso la sede della Fodazione Terina nella zona industriale “Benedetto XVI”, un protocollo d’intesa fra la stessa Fondazione, Comunità Progetto Sud, al Gruppo Cooperativo Goel e la Cooperativa Le Agricole. Queste realtà saranno unite in un accordo finalizzato alla ricerca scientifica in ambito botanico per lo sviluppo dell’agricoltura biologica sul territorio, con l’intento di preservarne la biodiversità e di fornire un valore aggiunto che possa risollevare le sorti del settore. In questo senso, la Fondazione Terina, rappresentata dal presidente Gennarino Masi, metterà a disposizione della ricerca strumentazioni, laboratori e il proprio personale specializzato, che potrà a sua volta avvalersi, grazie al progetto, di percorsi di formazione adeguati a sviluppare ulteriori conoscenze in quest’ambito. “Nell’arco di un anno – dichiara Masi – contiamo di creare un’attività proficua e produttiva da mettere a disposizione delle imprese”. 

“In Calabria – aggiunge don Giacomo Panizza, presidente di Progetto Sud – è importante che le Fondazioni si colleghino alla realtà culturale, operativa e produttiva del territorio. La mission non deve essere di fare qualcosa per sé, ma qualcosa che serva al bene comune. È giusto intraprendere una strategia culturale – perché non è vero che la cultura non dà da mangiare – e farlo con gente che ha studiato, sostenendo le professionalità che operano sul territorio: questa valorizzazione mette in circolo aspirazioni che altrimenti si finisce per smettere di avere. Inoltre è giusto che le Fondazioni operino nel terzo settore, favorendo la coesione sociale”. A questo proposito si esprime anche Marianna Bavaro, rappresentante della Cooperativa Le Agricole. “Economia, etica, integrazione sociale sono temi interconnessi – sottolinea la Bavaro – Ridurre gli sprechi, infatti, sviluppando un’economia circolare, significa evitare gli scarti, e fra gli scarti ci sono anche le persone, che possono ridare valore alla società”.

È sulla stessa lunghezza d’onda Vincenzo Linarello, presidente del Gruppo Cooperativo Goel, che appunto “aggrega da anni aziende agricole che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alla ‘ndrangheta. Ma l’agricoltura non ha un futuro roseo. Il reddito diventa sempre più basso e da ciò dipende la dignità dei lavoratori della filiera agricola. La prospettiva per dare dignità e futuro sta in due parole chiave: biodiversità e ricerca”. Il progetto si propone dunque il ripristino di antiche colture; la creazione di modelli di sviluppo per la food security; la ricerca per l’utilizzo, anche a fini terapeutici e natraceutici, di vegetali, erbe e olii essenziali, solo per citare alcuni dei punti principali dell’accordo. In realtà molto si deciderà in corso d’opera, come in tutti i progetti di ricerca, la partita è aperta.

Giulia De Sensi

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