Lamezia, studenti dell'istituto "Manzoni-Augruso" in toga al tribunale per il processo simulato

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Lamezia Terme - Per il quinto anno consecutivo l’istituto comprensivo “Manzoni – Augruso” ha partecipato al progetto “CIAK.. un processo simulato per evitare un vero processo” giunto alla sua ottava edizione e sempre più apprezzato da molte scuole del lametino. I ragazzi interessati, frequentanti le terze classi della scuola secondaria, opportunamente preparati dalla referente professoressa Eleonora Sirianni, hanno simulato un processo penale che vede coinvolti minori per i reati di bullismo, cyberbullismo, revenge porn. “L’esperienza - raccontano - è stata occasione per riflettere sul vero senso dell’amicizia, sul rispetto tra pari, sull’uso errato dei social network che spesso comporta la condivisione di contenuti visivi, immagini e video offensivi e lesivi della dignità della persona presa di mira. I ragazzi hanno interpretato i vari ruoli con serietà ed impegno restando sensibilmente colpiti dalle conseguenze penali di comportamenti leggeri e scherzosi  messi in atto da molti adolescenti”. La simulazione, avvenuta nell’aula Garofalo del Tribunale di Lamezia Terme, è stata arricchita dalle spiegazioni delle varie fasi processuali da parte dell’avvocato Maria Di Terlizzi, presidente della Camera Penale minorile e della psicologa Rossella Gallo che avevano curato anche un momento significativo di formazione a scuola.

Soddisfazione per la maturità dimostrata dai ragazzi viene espressa dalla preside: "questa attività - dice la dirigente scolastica Antonella Mongiardo - rientra nell'ambito dell'educazione alla legalità e alla cittadinanzattiva, un aspetto importante del curricolo scolastico, che punta a sviluppare nei ragazzi il rispetto dei valori costituzionali, il senso della legalità e lo spirito di responsabilità. In particolare, è importante che i minorenni vengano sensibilizzazione sul rispetto delle regole e sull'uso consapevole della rete internet, nonché sui diritti e i doveri connessi alle tecnologie informatiche". Numerosi i genitori intervenuti che hanno apprezzato l’iniziativa per il suo alto valore educativo condiviso dalla Dirigente e alla quale, cocnlude la nota: “va il plauso per l’adesione a progetti utili alla crescita umana e sociale dei ragazzi”.

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