Lamezia Terme- La due giorni che ha visto protagonista la storia di Arci Servizio Civile a Lamezia nei suoi primi 10 anni di attività, si è conclusa con il convegno tenutosi nella sala affrescata della biblioteca comunale a Palazzo Nicotera dal titolo “Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Universale” moderato dalla giornalista Maria Scaramuzzino.
Molti gli interventi e le riflessioni su un’esperienza come il Servizio Civile, importanti le testimonianze di ragazzi che hanno trovato nel servizio civile già svolto una direzione diversa alla loro vita, o di chi nel servizio civile ha trovato la conferma delle proprie convinzioni. Antonella Di Spena, responsabile di Sede Arci Servizio Civile Lamezia Terme rivolgendosi ai presenti rivela di avere un sogno “quello che Arci Servizio Civile Lamezia diventi un punto di riferimento per i giovani, non soltanto nel momento in cui esce il bando. Mi piacerebbe che Arci Servizio Civile diventasse quello che è, un’associazione di promozione culturale e sociale”.
Licio Palazzini, Presidente Arci Servizio Civile Nazionale, ha svolto una lunga riflessione sul servizio civile universale “il servizio civile universale è stato collocato, dal punto di vista della tecnica legislativa, nella riforma del terzo settore e quindi rientra nella narrazione e la propaganda sul valore del terzo settore come un modo per i cittadini di impegnarsi nella vita sociale. Noi pensiamo che sia stravolgente chiedere ad un giovane di impegnarsi obbligatoriamente per poi essere un volontario nel proseguimento della vita” e ancora “quindi ecco che il Servizio Civile vogliamo che resti su base volontaria”. Ivan Falvo D’Urso, Presidente Arci Comitato Territoriale Lamezia Terme, ha fatto un lungo excursus raccontando la storia trentennale di Arci, le sue varie sfaccettature e le personalità che l’hanno contraddistinta, a chiudere, il sindaco Paolo Mascaro che ha collegato l’esperienza del servizio civile ad “un esempio di legalità e di moralità da dare ai ragazzi”.
A.B.
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