Lamezia Terme - “Può un luogo di culto contribuire ad unificare l’identità Lametina? Senza dubbio, ma tutti dobbiamo lavorare perché ciò accada.” Questo il monito di Mascaro ad introduzione del consiglio comunale aperto che ha preceduto la posa della prima pietra della concattedrale intitolata a S. Benedetto da Norcia, che sorgerà nella zona prospiciente il palazzo comunale di via Perugini. Una zona strategica e baricentrica, a metà strada fra le tre entità urbane sull’unità delle quali si fonda la città, presente e partecipe di una cerimonia che ha visto l’intervento di tutte le autorità civili e militari e religiose, fra cui spicca il nome di Monsignor Galantino, segretario generale della C.E.I. che ha presieduto alla cerimonia. Insieme con lui il vescovo Cantafora, il prefetto Latella, il noto architetto Paolo Portoghesi, creatore del progetto, che dovrebbe essere portato a termine nei prossimi due anni.
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“Sarà una chiesa evidentemente postconciliare, che considera la compartecipazione dell’Ecclesia alla celebrazione, e che si arricchisce delle riflessioni di un grande Papa come Benedetto XVI - ha annunciato Portoghesi - Sarà una chiesa incentrata sull’altare ma che prevede anche uno sviluppo longitudinale a simboleggiare il cammino del popolo di Dio verso la salvezza.” Un progetto all’avanguardia tecnologica, avveniristico ma radicato, che prevede un largo uso dell’acciaio, cosa che dovrebbe abbreviare i tempi di realizzazione. Le sue imponenti dimensioni dovrebbero inoltre consentire il trasferimento in loco del complesso delle opere caritative diocesane: è prevista un’ampia sala mensa, alloggi per persone e famiglie con difficoltà abitative, una sala convegni con oltre mille posti. Il complesso è stato finanziato dalla Cei attraverso i fondi 8xmille per un importo di 5milioni 250mila euro, e sarà realizzato dalla ditta lametina Cofer srl. Palpabile la gioia del vescovo Cantafora che non è riuscito a nascondere la commozione per la messa in opera di un progetto fortemente voluto, per il quale ha espresso numerosi ringraziamenti, anche verso la passata amministrazione. “Ricordate che una Chiesa è fatta di persone” ha concluso Galantino prima del simbolico gesto della posa, ricordando alla città l’immagine evangelica di “Gesù pietra viva”.
Giulia De Sensi
La protesta di un cittadino
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