Lamezia Terme - Se oggi per un giovane tra la laurea e il raggiungimento della completa autonomia passano all’incirca quindici anni, nel 2030 un ragazzo potrà stare a casa fino addirittura a 48 anni, se non dovesse invertirsi il trend negativo dell’economia. L’Italia risulta il secondo paese più inospitale per i giovani, secondo in questa classifica negativa solo alla Grecia. E – dato particolarmente rilevante per la nostra regione – solo uno su quattro dei giovani calabresi intervistati nell’ambito dell’indagine millennials, ha dichiarato di pensare restare in Calabria. Questi alcuni dei dati condivisi con gli studenti del liceo Campanella di Lamezia Terme da Luciano Monti, docente di politiche dell’Unione Europea alla Luiss e condirettore scientifico della fondazione “Bruno Visentini”, che ieri ha incontrato gli studenti dell’istituto superiore lametino nell’ambito della seconda edizione del tour “Millennial Lab 2030”, ideato e promosso dalla Fondazione Bruno Visentini con il cofinanziamento della Commissione Europea, per sensibilizzare i giovani italiani rispetto ai temi dell’agenda 2030, i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile che gli Stati dovrebbero raggiungere entro il 2030.
L’iniziativa lametina, organizzata dalle docenti Licia Di Salvo, Immacolata Sirianni e Olinda Suriano, si è svolta il giorno successivo alla presentazione a Roma alla presenza del ministro Tria del rapporto Asvis 2018, focus per analizzare per analizzare l’avanzamento del nostro Paese verso i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile. Il divario generazionale è al centro della riflessione del docente che, da un’analisi sull’economia e sul mercato del lavoro di oggi, mette in evidenza come “il sistema vive una trasformazione a ritmi rapidissimi, incontrollabili. Voi vi ritroverete a svolgere un lavoro che molto probabilmente oggi non esiste. Questo può sembrare un elemento di disorientamento, ma è in realtà è una grande opportunità”.
Senza entrare nel merito degli ultimi provvedimenti annunciati dal governo, Monti sottolinea come “il criterio con cui giudicare i provvedimenti è quello generazionale. Presentando al ministro Tria i dati del Rapporto Asvis 2018, abbiamo sottolineato come occorra mettere in atto misure generazionali e politiche integrate per i giovani. Tutto ciò che crea debito è una misura antigenerazionale”. Chiaro un dato per lo studisoso: “se a quanti vanno in pensione non subentra una nuova generazione produttiva che si inserisca nel mercato del lavoro, il sistema italiano rischia il collasso”.
Ad introdurre la conversazione di Luciano Monti con gli studenti, il dirigente del Liceo Campanella Giovanni Martello che ha ribadito come “il ruolo della scuola sia oggi quello di fornire agli studenti chiavi ermeneutiche per un futuro in rapida trasformazione, che chiama i nostri giovani ad avere una visione e un respiro sempre più europeo e globale”. Il tour del Millennial Lab, inaugurato il 4 dicembre 2017 alla Luiss, ha coinvolto nella sua prima edizione già quindici istituti scolastici secondari di secondo grado provenienti da sei Regioni italiane, circa cinquemila studenti di scuole superiori, oltre trecento docenti, e ha prodotto ben 36 eventi tematici, tra nazionali e locali, nell’ambito del “MillennialLab2030Tour 2018”. La prima edizione del progetto biennale si è conclusa l’11 aprile 2018 a Gaeta, nell’ambito del “Festival dei Giovani”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA