Lamezia, due anni di impegno in progetto dal cuore verde per l’istituto Ardito Don Bosco

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Lamezia Terme - Gli ultimi due anni scolastici hanno visto la Scuola Secondaria di primo grado dell’I.C Ardito Don Bosco impegnata in un progetto dal cuore verde. Tutto è iniziato con l’adesione al progetto nazionale “Un albero per il futuro” e con la messa a dimora dell’Albero della Legalità di Falcone-Borsellino. Questo lungo periodo ha visto numerosi momenti di formazione grazie all’intervento degli specialisti ambientali dei Carabinieri della biodiversità e dell’associazione “Plastic Free”.

“L’intento del nostro Istituto e della nostra dirigente, Margherita Primavera – spiegano dall’istituto - è quello di promuovere i principi dell’Agenda 2030 che ci indicano chiaramente qual è la strada da seguire se vogliamo salvaguardare il nostro Pianeta e con esso il futuro dell’umanità. Non c’è più tempo, non si può più aspettare; la natura è sempre più violata, maltrattata, modificata; l’uomo ha causato alcuni danni irreparabili, ad altri si può ancora porre rimedio. Senza indugio è tempo di agire: ora e subito. Questo è il messaggio che i docenti Albanese F., Benincasa T., De Paola M., Caccamo G., Vigliaturo e la referente Benincasa D. insieme agli esperti coinvolti nel progetto, deliberato dal Collegio dei Docenti, hanno voluto trasmettere agli ottanta piccoli alunni di classe prima media che hanno partecipato entusiasti a tutte le attività. Il percorso Green di quest’anno è iniziato con la visita alla Centro “A. Garcea” dei Carabinieri della Biodiversità di località Monaco all’interno della Riserva Naturale Biogenetica Poverella Villaggio Mancuso. Per tutto il corso dell’anno, Specialisti ed i Docenti hanno sviluppato attività e laboratori di classe volti a sviluppare nei piccoli il ‘pensiero verde’ e a promuovere abitudini green e sostenibili. Gli alunni hanno acquisito la consapevolezza che anche una piccola azione quotidiana può contribuire a fermare la paurosa corsa verso la distruzione del nostro Pianeta e che proprio il tempo che viviamo è quello giusto per fermare, attraverso abitudini ed azioni sostenibili, la distruzione di habitat naturali e della biodiversità e con essi la perdita di specie animali e vegetali. I ragazzi si sono dimostrati sensibili e maturi, anche commossi nell’apprendere quanta distruzione ha operato l’uomo verso il proprio simile e l’ambiente in cui vive: i ragazzi hanno compreso che il Pianeta non è nostro, siamo noi ad appartenere al Pianeta, e di tale appartenenza dovremmo essere grati e rispettosi. Le attività green che si sono protratte per il corso dell’intero anno scolastico, si sono concluse con tre giornate finali che hanno visto i volontari dell’associazione ‘Plastic Free’ incontrare tutti i ragazzi in attività laboratoriali. Negli stessi giorni gli alunni hanno progettato e realizzato, sotto la guida professionale della professoressa di arte Ida Caroleo, un magnifico Murales, rappresentante una macchina del tempo in grado di difendere e tutelare il Pianeta Terra”.

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