Lamezia, corsi di teatro al Polo Tecnologico Carlo Rambaldi: in scena Frankenstein e l’Enrico IV

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Lamezia Terme - Si sono conclusi recentemente i due corsi relativi ai rispettivi moduli di teatro interni al Polo Tecnologico Carlo Rambaldi di Lamezia Terme, relativi al progetto “La scuola del successo formativo”, finanziato con fondi afferenti al PNRR-Missione 4: Istruzione e ricerca. I due corsi sono stati tenuti da GianLorenzo Franzì in qualità di esperto esterno, tra le altre cose critico collaboratore di RaiCultura, direttore del Lamezia International Film Fest e membro di diversi Sindacati di settore (SNCCI, SNGCI), nonché della giuria dei Nastri d’Argento: e sono stati rivolti sia ai ragazzi dello stesso Polo Tecnologico, sia a quelli della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Ardito di Lamezia, diretto da Margherita Primavera.

Franzì, con il sostegno e la collaborazione della DS Anna Primavera e la professoressa Stella De Gori come tutor interna, ha inteso fin da subito proporre ai ragazzi dei percorsi che fossero realmente in accordo con la mission del progetto stesso, ovvero il combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica, probabilmente due tra i più grandi nemici/ostacoli dell’istituzione scolastica di oggi; e lo ha fatto proponendo lo studio di due opere che presentavano diverse difficoltà ma anche grandi potenzialità ed enormi suggestioni, ovvero l’Enrico IV (1921) di Luigi Pirandello e una riduzione del Frankenstein – Il Moderno Prometeo (del 1816) di Mary Shelley.

Due opere molto moderne, al di là della loro età anagrafica; due opere che guardano da vicino al tema dell’inclusione - argomento che oggi è incandescente, per le scuole e non solo -, ma anche due opere che hanno un linguaggio particolarmente moderno, nella concezione e nella narrazione. Per Frankenstein, Franzì ha scelto la traduzione e l’adattamento teatrale a cura di Paolo Ascagni: adattamento che recupera l’originale confezione epistolare del romanzo della Shelley ma la restituisce attraverso una situazione dialogica tra Robert Walton e Victor Frankenstein, con un’incursione finale della Creatura. Per l’Enrico IV, invece, una delle opere più famose di Pirandello, si è ha optato per la stesura originale, decidendo però di adeguarla agli studenti/attori mettendone in scena solo il Primo Atto e una piccolissima parte dell’inizio del Secondo nonché il finale, con un intermezzo di purissimo metateatro in linea con l’opera originale.

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"Il risultato - commentano in una nota - è stato strabiliante: Sofia, Sara, Francesca, Michelle, Ascanio, Diletta, Claudia, Gabriella, Annamaria, Lavinia, Ajar, Erica, Fabiana, tutti hanno seguito con vero e reale entusiasmo i corsi, mettendosi alla prova sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo -cosa che d’altronde è insita nel concetto stesso di teatro-, prima attraverso le semplici letture dei testi, poi con la scelta dei personaggi, quindi con una lenta memoria del testo e alla fine con una vera e propria messa in scena teatrale, presso il teatro dell’Istituto Einaudi che ha gentilmente fornito gli spazi adeguati ai ragazzi. L’esito, il 17 marzo, è stato entusiasmante ed emotivamente coinvolgente: eseguite una di seguito all’altra, Frankenstein ed Enrico IV hanno rivissuto per il tramite degli studenti con risultati a volte anche sorprendenti: e questo senza contare che all’interno dei due gruppi erano presenti anche studenti con disabilità, che sono completamente e giustamente sparite, assorbite in un lavoro che ha messo in luce quanto i ragazzi possano ancora oggi appassionarsi all’arte immergendovisi completamente, se seguiti con la stessa passione che si richiede loro".

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