Lamezia Terme - Dall’aula scolastica all’aula di Palazzo Madama. Lunedì 3 giugno, alle 18, una delegazione di ragazzi delle classi quinte della scuola primaria dell’istituto comprensivo Sant’Eufemia di Lamezia Terme, nell’aula del senato della Repubblica a Roma, riceverà un premio nazionale per aver partecipato al concorso “Vorrei una legge che…”, con una proposta di legge sulla tutela dell’ambiente dal titolo “Ri-diamo il sorriso alla Terra”. Gli alunni delle tre classi quinte hanno svolto un significativo percorso didattico- progettuale articolato in più fasi, ognuna delle quali strutturata poi, in momenti operativi sequenzialmente collegati, consentendo ai ragazzi di riflettere su temi di loro interesse. Un lavoro che li ha stimolati a cogliere l’importanza delle leggi e del confronto democratico, promuovendo il senso civico e la capacità di individuare, attraverso la discussione e la riflessione, un argomento da approfondire e sul quale fare delle proposte significative.
I ragazzi hanno cominciato a porsi tante domande, a cercare le cause che hanno provocato una tragedia come quella che causò la distruzione di un’intera famiglia, lo scorso 4 ottobre a Curinga, a causa di un’alluvione durante il quale appunto, persero la vita una mamma insieme ai suoi due bambini. Gli studenti hanno cercato inoltre, di individuare azioni concrete e necessarie per impedire che tragedie così immani possano ripetersi. Da subito, i protagonisti del progetto hanno manifestato la consapevolezza che la tutela dell’ambiente e la manutenzione del territorio non dipendono solo e soltanto dalle scelte politiche e dalle azioni dello Stato o del Comune, ma passano anche e soprattutto, attraverso piccoli gesti quotidiani che, pur nell’apparente banalità, impattano inevitabilmente su tutte le componenti del sistema naturale.
“Che cosa posso fare io perché non succedano più catastrofi?” - “Quali sono le azioni che tutti noi possiamo mettere in campo?” - “Che cosa dobbiamo fare e che cosa è vietato fare?”, da queste domande poste nel corso delle discussioni, è emerso un forte coinvolgimento personale oltre che una spiccata sensibilità: “Si è pensato quindi - informano in una nota - che la legge avrebbe avuto come destinatari i ragazzi della scuola primaria, i genitori e gli operatori scolastici, tutti coinvolti in un processo di cambiamento e di rispetto per l’ambiente”. Un lavoro, durato diversi mesi, coordinato dal Dirigente scolastico, Fiorella Careri che, diventata da anni un aspetto caratterizzante della mission dell’i.c. S. Eufemia, ha offerto suggerimenti per, sottolineano infine “declinare il percorso sulla legalità nel curricolo disciplinare e offrire agli alunni, opportunità di apprendimento alternative e coinvolgenti sia sotto l’aspetto cognitivo che emotivo”.
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