Lamezia, BioAge: il 14 aprile meeting europeo su progetto di Ricerca i-flexis

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Lamezia Terme - La società BioAge di Lamezia Terme sta organizzando un meeting europeo a cui partecipano aziende e scienziati provenienti da vari paesi europei. L'apertura del meeting è prevista per il giorno 14 aprile dalle 18 alle 19. Verranno illustrati i risultati e mostrati i prototipi sviluppati del progetto di Ricerca europeo i-flexis finanziato direttamente dalla Commissione Europea nell'ambito del VII Programma Quadro.

Dalla Francia parteciperanno: 1) CEA - Commissariato per l’Energia Atomica e le Energie Alternative; 2) Eurorad - Società che produce rivelatori per Raggi-X; 3) Tagsys - Società che opera nel settore RFID; dal Portogallo parteciperà: UNINOVA - Istituto per lo Sviluppo di Nuove Tecnologie; per l’Italia parteciperanno: 1) BioAge - Società Lametina di Ricerca e produzione di Strumentazione Scientifica; 2) Università di Bologna - Dipartimento di Fisica e Astronomia; 3) Università di Trieste - Dipartimento di Ingegneria e Architettura; 4) Università di Cagliari - Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dalla Svizzera parteciperà: Nanograde - Società che produce Nanoparticelle per applicazione Opto-Elettroniche. La società Lametina BioAge, nell’ambito del progetto I-FLEXIS, è responsabile dell’attività di “Integrazione Elettronica”, della progettazione e realizzazione dei circuiti elettronici e della realizzazione dei prototipi, tutte queste attività vengono effettuate nei laboratori della BioAge.

Inoltre, i giorni 5 e 6 aprile 2016, i due ingegneri lametini Salvatore Nicotera e Andrea Torchia, sono stati ospiti dei laboratori del dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Bologna per effettuare i test del nuovo dispositivo sviluppato da Bioage nell’ambito del progetto I-Flexis, di cui si terrà un importante meeting presso la sede di Bioage a Lamezia nei giorni 14 e 15 Aprile. Il dispositivo testato rappresenta una vera e propria innovazione nel campo della rilevazione dei raggi x, e monitoraggio sia in ambito medicale che in quello della sicurezza aeroportuale.

Infatti grazie alle sue ridottissime dimensioni e alla flessibilità del sensore, questo device può essere tranquillamente indossato dall’operatore e,  grazie alla sua connettività wireless, consente la piena liberta di movimento anche in situazioni molto critiche come le operazioni chirurgiche. Il dispositivo inoltre e dotato di un sistema di allarme che è in grado di avvisare l’operatore quando la dose di raggi x oltrepassa i valori consentiti. I risultati dei test effettuati all’Università di Bologna sono stati eccellenti ed hanno dimostrato ancora una volta come BioAge  riesca a distinguersi a livello internazionale per l’altissimo livello tecnologico dei suo prodotti, mostrando all’Europa una Calabria che funziona,  che si innova e che riesce a produrre delle eccellenze riconosciute a livello internazionale. Il dispositivo testato sarà mostrato al pubblico durante la conferenza stampa che si terrà il giorno 14 aprile dalle ore 18 alle ore 19 presso la sede operativa di BioAge a Lamezia Terme.

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