Lamezia, a 44 anni dalla scomparsa il ricordo del senatore Armando Scarpino

scarpino1.jpgArmando Scarpino con la moglie, la professoressa Albertina Barilaro

Lamezia Terme - Domani, 20 febbraio, ricorre il 44° Anniversario della scomparsa del senatore Armando Scarpino, figura storica del panorama politico non solo locale ma anche nazionale. Ordinario di Lettere Classiche, più volte Consigliere Comunale, venne eletto al Senato della Repubblica nelle file del P.C.I. nella IV e VI Legislatura. Pur avendo un'intensissima attività parlamentare - testimoniata anche dai numerosissimi interventi ed atti al Senato - non fece mai mancare il proprio apporto alla propria terra. Vicino ai più deboli, Scarpino ha condotto la lotta per l'occupazione delle terre del latifondo e l'importantissima battaglia contro l'analfabetismo, molto sottostimata dal Governo di allora. Altro campo di azione fu quello della Sanità. Armando Scarpino, che fece parte del C.D.A. dell'Ospedale Civile di Lamezia Terme durante la Presidenza Tomaino, si pose con forza a tutela del diritto alla Sanità Pubblica volendo ed ottenendo l'Unità Coronarica, l'attuale U.T.I.C. e l'inizio dei lavori del Nuovo Ospedale Civile di Lamezia Terme, che, dopo la sua scomparsa, vennero interrotti per diversi anni. Incisivo fu anche l'impegno per la realizzazione dell'Aereoporto di Lamezia Terme. Un uomo lungimirante che, con quasi 50 anni di anticipo, ha toccato temi che oggi ricorrono quotidianamente.

“A volte non facciamo caso che molte delle lotte politiche condotte da uomini come Armando Scarpino sono diventate diritti acquisiti ai nostri giorni. È difficile - si legge in una nota dei familiari - racchiudere la complessità della sua personalità in poche righe. Se si tiene conto che stiamo parlando di quasi cinquant'anni fa, alcuni suoi tratti lo pongono fuori dal tempo per la posizione critica rivolta allo stesso P.C.I., che si presentava per diversi aspetti dogmatico, per aver fortemente voluto l'apertura da parte dello stesso P.C.I. al mondo cattolico, per il dissenso talvolta espresso con forza per alcune e poco felici iniziative dell'U.R.S.S., per la necessità di un dialogo costruttivo con la DC e con le altre forze democratiche”. “Ma era soprattutto di Armando Scarpino – aggiungono – la profonda convinzione che fare politica significava mettersi dalla parte dei bisogni di tutta la gente ed in particolare dei più deboli, che nella storia vengono impersonati talvolta da diverse categorie di lavoratori. Era per lui fondamentale stare sempre dalla parte dei più disagiati e che la politica non si fa mai per ragioni personali”.

“Per tutto questo per la sua coerenza e per la disarmante attualità di alcune sue posizioni non meraviglia che venga ricordato con intensità, riconoscenza, stima ed affetto da ex studenti, amici, avversari, compagni, colleghi, semplici conoscenti e da non pochi che ne hanno semplicemente sentito parlare. Armando Scarpino era la sua terra e la sua gente, per cui avrebbe dato tutto. Così è stato. L'augurio più grande è che la testimonianza del suo impegno possa essere compresa, e magari fatta propria, soprattutto a Lamezia Terme, dalle nuove classe dirigenti e dalle nuove classi politiche nell'interesse di tutta una comunità di un territorio che, oggi più che mai per ragioni eminentemente politiche, ha perso molto della sua dignità – alla fine della nota si legge - dopo le ultime Elezioni Politiche, in un Paese in stato confusionario a causa di una Politica che è sempre più distante dalla gente con una situazione morale, economica e sociale in profonda crisi, forse è veramente giunto il momento che Lamezia Terme, a tutela della propria dignità, guardi alla sua Storia ed all’operato di uomini come Armando Scarpino in quanto a senso di responsabilità politica, culturale ed umana”.

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