Lamezia Terme – Diffida, da parte del Codacons, in in persona del suo vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto, per la carica legale rappresentante, nonché per l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili sede regionale per la Calabria, in persona del suo presidente Sergio Lucisano, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati Massimo Gimigliano e Francesco Di Lieto nei confronti di Trenitalia SpA, Regione Calabria, Ministero dei Trasporti, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie; Autorità Regolamentazione dei Trasporti. Oggetto della diffida, le tante segnalazioni da parte di soggetti con disabilità che lamentano l’impossibilità di accedere ai servizi ferroviari che “si sostanzia in una intollerabile discriminazione”.
Nella diffida si sottolinea come “La più importante stazione ferroviaria della Calabria, quella di Lamezia Terme, risulta incredibilmente inaccessibile per chi è costretto a vivere su di una carrozzina, per tutti coloro che hanno problemi di mobilità o sono portatori di disabilità e per tantissimi anziani che non hanno la possibilità di programmare una partenza in piena autonomia”.
A Lamezia, fanno notare come “risulti inapplicato l’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che espressamente fa divieto di qualsiasi tipo di discriminazione fondata, tra l’altro, sulle caratteristiche genetiche, sull'età e sulla disabilità. Ed ancora, il Regolamento CE n. 1371/2007 prevede che debbano essere garantiti l'assistenza e l'accesso ai treni anche alle persone con ridotta capacità motoria”.
E, aggiungono: “A Lamezia Terme urgono una serie di interventi di natura strutturale e tecnologica, per consentire la mobilità e la fruizione dei servizi da parte degli utenti con disabilità o a ridotta mobilità all’interno della stazione ferroviaria”.
Chiedono, quindi “l’immediata cessazione dei comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti attraverso l’adozione di tutte le misure idonee ad eliminare gli effetti dannosi delle violazioni segnalate”. E, diffidano “a provvedere alla immediata rimozione di ogni ostacolo e/o dislivello sui percorsi pedonali che consentono l’accesso ai treni nella stazione ferroviaria di Lamezia Terme; alla creazione, più segnatamente e più semplicemente, di un sistema di scale mobili o di ascensori che consentono il raggiungimento del binario e della carrozza assegnata in assoluta autonomia”. In mancanza degli interventi mirati, concludono: “si procederà in tutte le competenti sedi giudiziarie per tutelare i diritti e gli interessi dei consumatori”.
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