La Calabria e la Sicilia fotografate dallo spazio

sicilia-calabria.jpg

Arrivano dalla Calabria e dalla Sicilia, con l'Etna in evidenza, le prime immagini inviate a Terra dal satellite Sentinel 3B, la più recente delle sentinelle del pianeta lanciata il 25 aprile nell'ambito del programma Copernicus, promosso da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea.

Pubblicate sul sito dell'Esa, le immagini sono nell'infrarosso e sono state catturate dall'altimetro e dal radiometro Slstr (Sea and Land Surface Radiometer), progettato in Italia da Leonardo. Lo stesso satellite è stato costruito in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Le tracce termiche rendono l'Etna chiaramente visibile perché l'immagine mostra una mappa con la temperatura dell'intera area. La superficie terrestre è colorata in rosso e arancio, le superfici marine in blu, le aree in blu-nero scuro corrispondono alle nuvole, che non sono trasparenti alle radiazioni termiche a infrarossi e quindi impediscono la visione di mare e terra.

Definita la "nuova sentinella degli oceani", il Sentinel 3B che pesa 1.150 chilogrammi, partito dalla base di Plesetsk, in Siberia, alle 19,57 italiane con un razzo, si è unito al suo gemello già in orbita, Sentinel-3A. Appena 92 minuti dopo il decollo, ha inviato i primi segnali alla stazione di terra di Kiruna, in Svezia.

Controlla temperatura, le coste e osservare l'estensione dei ghiacci

Tra i suoi obiettivi, quello di controllare con regolarità temperatura, salinità e livello di ossigeno degli oceani, ma anche le coste e osservare l'estensione dei ghiacci. Diversamente, sulla superficie terrestre gli strumenti monitorano zone di calore urbano e incendi boschivi. Lavorando in tandem con il gemello, fornisce dati entro tre ore dal rilevamento, per 24 ore, 365 giorni l'anno. "Si tratta di una chiara dimostrazione di ciò che la cooperazione europea può raggiungere, un altro tassello nella gestione del più grande programma al mondo di osservazione della Terra", aveva detto in occasione del lancio il Direttore Generale dell’ESA Jan Wőrner.

© RIPRODUZIONE RISERVATA