Roma - Parte la nuova stretta su gran parte delle regioni italiane, per fronteggiare la risalita della curva epidemica. Da Nord a Sud, l'Italia si colora di giallo, arancione e rosso. Misure più restrittive, solo in Lombardia, Sicilia e la provincia di Bolzano a partire da domenica 17 gennaio. Passano in arancione, affiancandosi a Calabria, Emilia Romagna e Veneto nella seconda fascia dal weekend dopo l’Epifania, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Solo sei le regioni gialle: Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento, Sardegna e Toscana. L'ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza sulla base dei dati del monitoraggio settimanale, che ha fotografato un ulteriore peggioramento con Rt sopra l'1 in quasi tutte le regioni. Il decreto resterà in vigore fino al 5 marzo.
Ecco il testo del nuovo Dpcm (clicca qui)
Le misure
Nelle regioni in arancione rimane ovviamente il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino ma durante il giorno ci si può spostare all'interno del proprio Comune. Per sconfinare servono sempre "comprovati motivi". Sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Possibile una volta al giorno a un massimo di due persone (oltre a minori di 14 anni) andare a trovare parenti o amici nello stesso comune.
Bar e ristoranti saranno però chiusi anche a pranzo: consentito solo l'asporto. Ma rimangono aperti i negozi, con la sola eccezione dei centri commerciali nei festivi e prefestivi. Inoltre, nelle zone arancioni non serve l’autocertificazione. Infine, tra le novità, a differenza del decreto di Natale, dal 16 gennaio lo spostamento verso le seconde case sarà equiparato a quello consentito di rientro presso "abitazione, residenza o domicilio". Vale sia per le case di proprietà sia in affitto. Vietati fino al 15 febbraio invece gli spostamenti tra Regioni non motivati da lavoro, salute, urgenza. Chiusi anche gli impianti da sci almeno fino al 15 febbraio, mentre palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA