Conflenti, Paola replica a sindaco D’Assisi su vicenda videosorveglianza

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Conflenti – L’ex sindaco di Conflenti Serafino Pietro Paola interviene in merito alla notizia diffusa dall’attuale sindaco Emilio Francesco d'Assisi, in merito all’archiviazione della denuncia a suo carico della minoranza su un bando ministeriale.“Il sindaco dice oggi Paola - ha affermato che è abituato a “smorzare la polemica” cercando, nel contempo, di vestire anche i panni della vittima. Come pensa di essere credibile nel ruolo del primo cittadino perseguitato, vessato da ingiusti attacchi giudiziari, quando, a nemmeno un mese dalla sua elezione, solo per aver espresso una critica politica, mi ha denunciato? La critica che avevo espresso era su una questione di interesse pubblico, senza trascendere in gratuiti attacchi personali ed il Giudice, non ravvisando contenuti arbitrari e pretestuosi nelle mie esternazioni, ha disposto l’archiviazione della sua denuncia”.

“Quella già archiviata – prosegue - non è stata, infatti, la sola denuncia contro di me. Ne ha successivamente presentato un’altra. Sono convinto da sempre che la discussione politica, anche accesa, sia un pilastro fondamentale della democrazia e come tale sia un bene prezioso da tutelare.  Purtroppo ci troviamo di fronte ad un corto circuito politico che, per quanto possibile, cerchiamo di non alimentare. Ma, in determinati e circoscritti contesti, di fronte ad un atteggiamento di chiusa difesa, di rifiuto del dialogo, non avendo altra alternativa per tutelare quel 49,99% di cittadini che ci ha dato fiducia nelle ultime elezioni, capita di rivolgerci alle preposte sedi di Giustizia per chiedere la verifica della puntuale applicazione della Legge nell’esercizio dell’attività amministrativa. Sulla questione dell’impianto di videosorveglianza voglio ricordare che, il progetto finanziato, era stato predisposto dall’amministrazione “Conflenti nel Cuore”. E’ una regola basilare dell’attività democratica che la minoranza controlli e, ove non trovi i necessari riscontri, avversi l’operato della maggioranza”.

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