di Luigi Michele Perri
Piane Crati - Ferite sanguinanti sulle palme delle mani. Lo stigmatizzato di Piane Crati, Carmine Mancuso, pensionato non ancora sessantenne, è al centro di un altro singolare fenomeno, dopo quelli che da due anni lo segnano con tre piaghe sul petto a forma di croce, una in corrispondenza del cuore. L’episodio, del tutto inedito, si è verificato domenica scorsa (22 marzo), nella chiesa di San Pietro e Paolo di via XXIV Maggio a Cosenza, durante la Messa delle undici, al momento della Consacrazione. Mancuso era in atteggiamento di preghiera, quando è stato colto da un mancamento. Lo stigmatizzato, come di consueto quando assiste ad una Messa, è caduto in uno stato di incoscienza, questa volta, però, con le mani giunte sanguinanti. Quanti lo hanno “soccorso” non sono riusciti a staccargliele.
Nessuno, nella concitazione del momento, ha pensato di chiamare un’ambulanza. Intanto, il parroco, don Antonio Abruzzini, lo stesso che, nello scorso mese di luglio, aveva assistito alla lacrimazione della statuetta della Madonnina di Medjugorje nella villetta comunale di Piane Crati, ha proseguito nella celebrazione, portando a termine la liturgia eucaristica senza interruzioni. In poco meno di mezz’ora è stato possibile disgiungere le mani di Mancuso, sui palmi delle quali sono apparse, ben visibili, due profonde ferite ancora sanguinolente. Su ciascuno dei dorsi corrispondenti è apparsa una macchia scura, come un grumo di sangue sottopelle. Lo scorso anno, durante la Messa delle Palme, nella chiesa di Santa Barbara di Piane Crati, al momento della Consacrazione, Carmine Mancuso avvertì forti dolori agli arti inferiori. Trasportato a casa, si accorse di avere ferite sanguinanti sulle piante dei piedi. Dopo la Pasqua, il fenomeno scomparve e il mistico potè riprendere a camminare. Quest’anno il fenomeno, con la variante delle piaghe alle mani, si è ripetuto con una settimana di anticipo rispetto al giorno delle Palme e al successivo periodo della Passione.
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