Catanzaro - Si allenta ma solo parzialmente, in attesa della riapertura, prevista per la settimana prossima della discarica di Pianopoli, l'emergenza rifiuti che attanaglia la Calabria da ormai più di due settimane. A Catanzaro e Reggio Calabria sono ricomparsi gli autocompattatori per cominciare a raccogliere le tonnellate di immondizia accumulate in questi giorni e che verranno depositate momentaneamente in aree apposite nelle discariche di Alli, nei pressi del capoluogo di regione, e di Sambatello, per quanto riguarda Reggio. In quest'ultima città, in particolare, la raccolta dei rifiuti è iniziata dalla notte scorsa a partire dai punti ritenuti maggiormente sensibili, e cioè le scuole e gli ospedali. L'attività andrà avanti ininterrottamente. Si tratta, comunque, di soluzioni tampone e, peraltro, a macchia di leopardo per tentare almeno di togliere l'ingombro dalle strade e concedere così un minimo di respiro a migliaia di cittadini alle prese con centri urbani assediati da cumuli di sacchetti e pattume di ogni natura. La situazione rimane sempre critica, invece, a Cosenza e provincia, con particolare riferimento alla zona dello Jonio, e in tutto il vibonese, dove cataste di rifiuti sono ancora presenti sulle strade cittadine e dove le condizioni igienico sanitarie stano diventando di ora in ora sempre più precarie. Anche nel crotonese cominciano ad avvertirsi le prime difficoltà.
Greco: "Necessaria una class action contro Regione"
"In un Paese civile Scopelliti e Pugliano avrebbero ricevuto il foglio di via, o nella migliore delle ipotesi sarebbero stati assegnati ai servizi sociali, per il disastro causato nella gestione dei rifiuti - sostiene il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Orlandino Greco. Una Calabria in ginocchio, irriconoscibile agli occhi di chi torna, svuotata della sua bellezza. A nulla vale il lavoro quotidiano di tanti sindaci e amministratori locali rispetto alla mancanza di una strategia, di una prospettiva e di una soluzione del governo regionale. Tolgano le vesti istituzionali i cinque prefetti e avviino, insieme ai 409 sindaci della Calabria, una 'class action' nei confronti di Scopelliti e della Giunta regionale per ridare dignità e giustizia a questa terra martoriata".
© RIPRODUZIONE RISERVATA