Anci Calabria, il sindaco di San Giovanni in Fiore Succurro eletta presidente - Video

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Feroleto Antico - Il sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succuro, è il nuovo presidente di Anci Calabria. L'assemblea dell'associazione dei comuni si è riunita in hotel di Feroleto per eleggere la nuova guida dopo le vicissitudini giudiziarie che hanno interessato prima l'ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, e poi il primo cittadino di Rende, Marcello Manna.

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L'Aventino del centrosinistra

Alla vigilia dell'assemblea dell'Anci dovevano essere due la candidature alla presidenza: quella di Succurro, individuata dal centrodestra che in una prima fase aveva puntato le sue fiches sulla sindaca di Vibo Maria Limardo, e quella del sindaco di Cosenza Franz Caruso. Da diversi ambienti, nelle ore che hanno preceduto le operazioni di voto, era stata avanzata la richiesta di individuare un nome di superamento, dall'alto profilo istituzionale, che in qualche modo facesse approdare l'assemblea su una candidatura unitaria.

Alla fine l'unica candidatura che è stata formalizzata è stata quella di Rosaria Succuro ed è toccato ai sindaci di Catanzaro e Reggio, Nicola Fiorita e Paolo Brunetti, spiegare le ragioni di una rottura che tuttavia non ha impedito l'elezione della candidata considerata diretta espressione del presidente della regione Roberto Occhiuto. A Succuro, infatti, viene contestato di essere una figura di parte, troppo schiacciata sulle posizione di Occhiuto, in una fase storica in cui i temi come l'autonomia differenziata e il Pnrr - è stato detto - richiedono un approccio responsabile e istituzionale che non ceda alle sirene e alle velleità dei vari partiti. Per Caruso si è trattato di una vera e propria invasione di capo da parte della Cittadella. Il centrosinistra di Caruso e Fiorita ha optato per non presentare candidature alternative proprio per non polarizzare ulteriormente dal punto di vista politico, l'assemblea chiamata ad eleggere un profilo istituzionale che rappresenti i comuni calabresi. Pur definendo quanto accaduto una sconfitta per l'associazione dei comuni in termini di autonomia. E' stato il primo cittadino di Castrolibero, Orlandino Greco, a stigmatizzare la posizione di Fiorita e Brunetti, rimarcando il fatto che nessuno ha ostacolato la presentazione di candidature alternative a Succurro.

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Lo strappo di Fratelli d'Italia

A non condividere il metodo che ha portato all'individuazione di Succurro non sono stati solo molti degli amministratori di area centrosinistra ma finaché il primo partito del Centrodestra, Fratelli d'Italia, che ha diffuso una nota nella quale annunciava la non partecipazione al voto dei propri amministratori. "Una decisione - spiegano nella nota stampa - che non riguarda il merito della candidatura proposta, quella della presidente Rosaria Succurro, ma ancora una volta il metodo con cui si è arrivati alla sua individuazione. Riteniamo che il sostegno ad una candidatura così importante non possa arrivare per mera adesione, ma debba essere il frutto di un confronto anche sulla possibilità, per i partiti che la condividono, di contribuire con una rappresentanza adeguata al rispettivo peso politico. Fratelli d’Italia, che è il primo partito italiano, ritiene che non si siano create, sotto questo aspetto, le condizioni per il sostegno alla candidatura di Rosaria Succurro, per questo ha deciso di astenersi dal voto per la presidenza”. Alla fine la presidente della provincia calabrese più popolosa ha ottenuto 124 preferenze più una scheda bianca.

Bruno Mirante

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