Lamezia Terme – “Oggi è stato raggiunto il culmine della distruzione di un ecosistema, in particolar modo, quello marino. Il mare dovrebbe essere una risorsa sociale-economica e ambientale, invece in Calabria la cattiva gestione di un bene così prezioso trova ostacoli tra inquinamento, cambiamenti climatici e scarsa attenzione”. È quanto afferma in un comunicato Marco Ammendola di Lamezia Bene Comune.
“Quello che succede negli ultimi giorni - aggiunge - con la moria di pesci di tutti i tipi nel tirreno calabrese, è indice che qualcosa non va. Quasi sicuramente le innumerevoli telefonate segnalatemi dai bagnanti alla capitaneria di porto smuoveranno qualcosa, ma chiedo alla regione di agire perché questo è un vero e proprio disastro ambientale, e le colpe sono da equo distribuirsi da tutti gli attori del territorio. Nei prossimi giorni ci muoveremo per, quantomeno, salvare il salvabile. Dulcis in fundo non si può concepire il sequestro di un depuratore (quello lametino) a metà agosto in piena estate”.
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