A Curinga festa in onore della Madonna della Grazia

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Curinga – Festa a Curinga in onore della Madonna della Grazia. Il parroco don Pino Fazio e molti altri sacerdoti della diocesi lametina, si sono avvicendati nella celebrazione delle Sante Messe. Festeggiamenti che hanno visto affluenza da Curinga, Acconia, San Pietro a Maida, Maida , Iacurso, Cortale, Lamezia Terme e le tante contrade che gravitano attorno.

Il Santuario Mariano della Grazia, che ha 5 secoli di storia, fu fondato dagli Agostiniani di Zumpano nel 1532 e nel giorno della festa del 2 luglio, vi erano e vi sono delle indulgenze particolari approvate con “imprimatur Papale”. “Una fede quella per la Madonna della Grazia, semplice, sincera, fatta di gesti antichi come quello di lasciare dei fiori e prendere quelli ai piedi della Madonna per portarli a casa e con questi avere la sensazione di essere sotto la benevola protezione della Madonna – spiegano gli organizzatori - Chiedere piccole e grandi grazie; guardare i gesti delle mamme, che portano il loro vestitino per il bambino Gesù benedicente in braccio a sua Madre e allo stesso tempo ne prendono uno lasciato a sua volta da una mamma: (fino a non molti anni fa i vestitini del bambino Gesù venivano cambiati direttamente dalle mamme prendendo in braccio la piccola statua). Ascoltare, anche se stanchi, le affollate messe notturne, quando dai paesi, le frotte dei fedeli giungevano numerosissime e giungono ancora, dopo un lungo cammino in preghiera; una esperienza che resta sempre unica ed appagante. La notte estiva è illuminata da una luna piena e silenziosa, che accoglie nel suo splendore la Statua della Madonna che dalla chiesa, con una breve processione, viene portata e posta sul piccolo palco predisposto per le celebrazioni notturne all’ aperto. La notte trascorre veloce e si apre al chiarore dell’alba ormai prossima, inizia la prima messa del mattino; sono le 4,30. La festa è anche incontro con gente che viene da lontano, diventa un momento di condivisione ed è un ritrovarsi insieme nell’ abbraccio protettivo della Madonna, è un pregare, è chiedere quella grazia che ci sta tanto a cuore. Dal suggestivo quadro in terracotta, posto sopra il Tabernacolo, che raffigura Gesù bambino che con la mano indica il volto della Madonna, sembra arrivare un messaggio a tutti ‘Chiedete a Lei… vi esaudirà’. L’ ultima messa delle 19 conclude il triduo di quest’anno, nella speranza di tutti, che il nostro piccolo mondo si ritrovi il prossimo anno con auspici, progetti e momenti di pace”.

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