Ministro Orlando a Gizzeria: il cantiere per il centrosinistra è abbastanza in alto mare

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Gizzeria - "Il cantiere per il centrosinistra? È abbastanza in alto mare". Ad affermarlo è stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a Gizzeria per partecipare ad una iniziativa pubblica per la costituzione in Calabria dell'associazione Democrazia & Società. Una proiezione esterna del partito democratico che crei aggregazione, dialogo sui grandi temi e sostenga una linea politica nuova e unitaria: questo si propone di essere l’associazione Dems – Democrazia & società, che esiste da oggi anche in Calabria. Aperta anche ai non iscritti, ai singoli e alle associazioni, Dems è stata fortemente voluta dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando che ne ha parlato in un incontro regionale organizzato a Gizzeria Lido, alla presenza di un pubblico numeroso di esponenti Pd. Fra i relatori il professor Giuseppe Bellanova, Giulia Veltri della segreteria regionale Pd, il rappresentante studenti Unical Gregorio Crudo, l’onorevole Franco Laratta, Fabio Guerriero ed Enzo Damiano dell’assemblea nazionale Pd, il segretario Cgil Giuseppe Mammoliti, i consiglieri regionali Arturo Bova  e Carlo Guccione, l’ex sindaco di Spezzano Piccolo Beatrice Valente, il senatore Cesare Marino. Tutti concordano sulla necessità urgente di dare alla politica un volto più umano favorendo la partecipazione dei cittadini e coltivando idee comuni, valide anche e soprattutto per il Mezzogiorno. Nelle intenzioni del Ministro la nuova associazione dovrebbe contribuire a far uscire il partito dall’isolamento in cui sembra caduto, sia a livello nazionale che europeo.

“Abbiamo vissuto vittorie e sconfitte politiche, ma in entrambi i casi senza fermarci ad analizzarle” dice Orlando indicando i numerosi campanelli d’allarme che avrebbero condotta alla disfatta al referendum del 4 dicembre. “Si è creata una rottura con una parte del nostro elettorato, e l’annuncio dell’avvio di una conferenza programmatica in ottobre è solo la dimostrazione, a mio avviso, che il congresso non ha sciolto i nodi politici ancora presenti”. Ad incombere inoltre l’ombra della destra, o la possibilità forse peggiore che si crei un vuoto di potere. “Abbiamo un debito pubblico che è doppio rispetto a quello della Spagna – continua il Ministro – e se rimanessimo senza un governo per un periodo di tempo troppo lungo diventeremmo il bersaglio della speculazione finanziaria internazionale: 6 mesi di ingovernabilità basterebbero ad aprire le porte alle destre e al populismo.” Uno scenario poco confortante quello che si configura, aggravato dalla mancanza di una legge elettorale valida. Uno scenario in cui, secondo Orlando, “cresce il divario fra nord e sud” e in cui “ricostruire il centro sinistra è l’unica risposta alla crisi”. Quindi il Ministro propone un lungo excursus sui problemi di consenso della politica renziana, il trasformismo dilagante e i problemi interni. “Chi vuole coltivare orti privati – conclude – deve prendersi la responsabilità di una vittoria degli avversari. Oggi, con Dems, abbiamo il compito di interloquire con tutte le forze del centro sinistra: se non lo fa il partito lo faremo noi.”

Giulia De Sensi

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