Lamezia Terme, 14 novembre - Lamezia città baricentro della regione sempre più depredata e mortificata nelle sue potenzialità infrastrutturali. Ora sembra che Trenitalia intenda ridimensionare la stazione di Lamezia Terme Centrale a semplice "fermata", con buona pace della sua strategica posizione intermodale con l'aeroporto internazionale, distante appena due km. A questo punto è lecito pensare che fioccheranno le barricate e le interrogazioni a spingere il ministro delle infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, a chiedere lumi sulla vicenda a Trenitalia. Invece, "ni". O meglio, la notizia è che per il mantenimento e il potenziamento della stazione di Lamezia Terme Centrale, si stiano dando da fare sì alcuni parlamentari, ma questi sono un crotonese e un cosentino, con buona pace delle espresisoni politiche di uno specifico territorio e del campanilismo. I due esponenti sono Nicodemo Oliverio e Franco Laratta, entrambi del Partito Democratico, che proprio oggi hanno presentato una interrogazione al ministro Passera in merito alla vicenda che vedrebbe la stazione lametina declassata, per la prima volta nella sua lunga storia di scalo strategico calabrese, a semplice fermata.
Passi che non ci sono soldi, passi che il territorio non consentirebbe lo sviluppo dell'Alta Velocità da Sapri in giù, passi il dato oggettivo che treni a lunga percorrrenza sono stati via via depotenziati e cancellati e le carrozze sono fatiscenti e obsolete, ma questo della fermata è l'ennesima beffa. Così avranno pensato i due esponenti del Pd calabrese che hanno presentato specifica interrogazione parlamentare in cui si chiede se "sono fondate le notizie secondo cui dal prossimo anno la stazione centrale di Lamezia Terme potrebbe essere trasformata in semplice fermata ferroviaria?". "Lo scalo che sino ad oggi ha rappresentato uno snodo fondamentale e strategico nel sistema regionale e nazionale dei trasporti ferroviari, sia in termini di passeggeri che di movimentazione merci - evidenziano i due deputati - sarà privato, stante alle prime indiscrezioni, dei dirigenti movimento e dei capi stazione di turno, inoltre dovrebbe essere soppresso e accorpato a Napoli il dirigente centrale operativo che coordina una grande sala operativa da dove si controllano le stazioni non presidiate a sud dello scalo lametino.
Qualora tutto ciò venisse confermato lo scalo sarebbe destinato a diventare da stazione controllante a stazione controllata da quella partenopea e, sempre stando alle indiscrezioni, ad essere oggetto di soppressione sarebbero anche la biglietteria, il deposito personale viaggiante, il reparto territoriale movimento e l'ufficio verifiche che comporterà come conseguenza finale la chiusura della stessa nelle ore notturne, e che metterebbe a rischio la perdita di diversi posti di lavoro. La trasformazione della stazione di Lamezia Terme in semplice fermata ferroviaria determinerebbe poi, secondo il grido di allarme lanciato dal presidente di Lamezia libera Francescantonio Mercuri, la negazione della eventuale fermata TAV qualora l'alta velocità venisse nel tempo prolungata sino a Reggio Calabria". "Queste notizie - affermano Oliverio e Laratta - hanno suscitato diffuse preoccupazione nelle amministrazioni locali interessate da tali decisioni, visto l'importanza di collegamento che tale arteria ferroviaria riveste per l'intero territorio, dato anche la scarsa efficienza delle altre infrastrutture. Per l'attuazione di una linea politica strategica di crescita e di sviluppo della regione Calabria, sarebbe piuttosto opportuno attuare forti interventi di potenziamento delle infrastrutture per incentivare la ripresa economica dell'intera Calabria".
I due esponenti del Pd chiedono se il Ministro "è a conoscenza dei fatti esposti e se può intervenire presso i vertici di Trenitalia per verificare la fondatezza di tali notizie e adottare tutte le eventuali iniziative possibili, affinché non sia dato corso al declassamento dello scalo ferroviario di Lamezia Terme centrale e se intende intraprendere urgenti misure al fine di potenziare il sistema ferroviario, nella regione Calabria ed in particolare nello scalo di Lamezia Terme".
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