Lamezia, segretario Pd Masi: "Grave gesto neofascista del deputato Furgiuele"

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Lamezia Terme – “I gesti provocatori in Parlamento del deputato lametino Domenico Furgiuele si configurano in modo inconfutabile come segni neofascisti, anche se lui nega e dice di aver voluto imitare i giudici della trasmissione X Factor”. Sul caso scoppiato alla Camera interviene, in una nota, Gennarino Masi, segretario cittadino PD che, aggiunge “il caos portato nell’aula della Camera durante il dibattito sull’Autonomia differenziata e la sua successiva sospensione rappresentano azioni di intolleranza verso chi esprime dubbi e idee contrapposte ad una legge che sotto l’apparente intento di responsabilizzare le regioni, ne svuota i principi costituzionali di sussidiarietà.  Con il gesto della Decima Mas alla camera il nostro concittadino deputato della Lega Domenico Furgiuele dimostra che al Sud sta facendo proseliti l’effetto Vannacci, il generale neo eletto al Parlamento Europeo per la Lega, mentre al Nord anche nella stessa Lega prendono le distanze.  Rispolverare arnesi e segni marcatamente fascisti, a cominciare dal simbolo della X della Decima Mas, è un tentativo di riportare indietro le lancette della storia, che proprio quest’anno ha celebrato i cento anni del delitto Giacomo Matteotti”.

Per Masi “la rievocazione della X della Decima Mas richiama periodi oscuri della storia nazionale. La Xª Flottiglia MAS è stato un corpo militare indipendente della Repubblica Sociale Italiana, che, al comando di Junio Valerio Borghese, combattè al fianco dei nazisti contro l'esercito anglo-americano (1943). Ai suoi ordini la Xª Flottiglia MAS della RSI si segnalò per la particolare violenza e brutalità in funzione antipartigiana. Presidente del Movimento Sociale Italiano dal 1951 al 1953, Borghese organizzò nel 1970 il fallito colpo di Stato “golpe Borghese”. Ecco perché il Partito Democratico di Lamezia Terme condanna le azioni provocatorie e neofasciste del deputato Furgiuele perché rappresentano rigurgiti fascisti e invita tutti i cittadini a vigilare perché simili azioni prevaricatorie non debbano più ripetersi impunemente”.

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