Lamezia, incontro Liberi e Uguali, De Fazio: "Serve conciliazione per le donne fra lavoro e famiglia"

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Lamezia Terme - "La parità come progetto politico di emancipazione e sviluppo economico", questo il tema dell'incontro promosso da Liberi e Uguali in un locale del centro cittadino, in attesa delle prossime elezioni politiche del 4 marzo. A prendere parte fra gli intervenuti, Arturo Bova Presidente della Commissione Regionale contro la 'ndrangheta, Tonia Stumpo esponente di LeU e consigliera di Parità della Regione Calabria, e infine Maria Antonietta De Fazio candidata al collegio uninominale. Bova mette al centro del dibattito la donna, da più angolature. Partendo dalle mamme di mafia di Reggio Calabria che hanno chiesto di recente al giudice Di Bella di salvare i propri figli, fino alle donne in politica, ancora troppo poche. "Tonia Stumpo è una delle più combattenti - afferma Bova - sorella di Nico Stumpo, ha sofferto molto nella commissione pari opportunità". Poi rimanda ad altra figura importante: Melinda Gates, moglie del proprietario di Microsoft le cui parole storiche "Voglio dare potere alle donne perché investire su di loro vuol dire investire nella famiglia e nella comunità".

Un preciso riferimento è stato fatto a proposito della legge, ancora non applicata in consiglio, sul 'voto di genere'. Non voluta, secondo Bova, per non sottrarre posti ai maschietti. "Aver visto solo una donna in consiglio regionale in 2 anni è mortificante" - aggiunge. Per Tonia Stumpo, donna che ricopre un impegno istituzionale, da sempre impegnata nella militanza, "Liberi e Uguali non è solo un cartello elettorale, vogliamo avere una formazione più completa. Le donne costituiscono il volano dell'economia". Di ritorno dall'incontro con Alberto Speranza a Catanzaro, anche per la candidata Maria Antonietta De Fazio è solo entusiasmo. "Abbiamo creato un bel gruppo, mi sento a casa - dice - ci guardiamo negli occhi e pensiamo le stesse cose, sono fiduciosa". "Conciliazione", questa la parola utilizzata dalla De Fazio per fare leva su sviluppo del lavoro e della famiglia insieme. Sarebbe opportuno prendere esempio da altri paesi, quali la Francia dove il 3% del Pil è rivolto ai servizi all'infanzia, con un sostegno vero e proprio alle famiglie. Situazione allarmante, quella italiana, riguardo gli ultimi dati Svimez con tasso di natalità fra i più bassi d'Europa. "Tralasciamo i bonus che incidono poco - continua la candidata - e guardiamo a una proposta politica che inserisca gli asili nel percorso della scuola statale per tutti".

V.D.

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