Lamezia Terme - E' stato approvato il documento sulla problematiche della sanità lametina al Consiglio comunale con particolare riferimento alla paventata chiusura del reparto di Pediatria. Il documento è stato approvato con l’astensione dei consiglieri Giovanni Tedesco Armando Chirumbolo. Nel documento, in base a quanto dichiarato dal presidente della regione Calabria Mario Oliverio sulla creazione dell’azienda sanitaria regionale unica, è chiesto: “di rivalutare l’ospedale di Lamezia in hub e la creazione del trauma center; e, nelle assunzioni di personale medico e paramedico, utilizzare con urgenza la mobilità interna del personale che renda possibile lo spostamento delle unità necessarie a garantire i servizi nei vari reparti in sofferenza a scapito di strutture che addirittura dovevano essere chiuse. Nel documento si chiede anche un incontro con il presidente della regione. In tema di spending review è chiesta - sempre nel documento, di trasferire nella struttura ospedaliere lametina le diverse unità dislocate in tutto il territorio”.
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Presenti il sindaco Gianni Speranza, il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandinetti e i consiglieri comunali. Nella sala Napolitano presenti anche tanti cittadini e associazioni quali: Sovranità, ‘Labor – donne’, ‘Labor’, ‘idee in movimento’, ‘salviamo la sanità nel lametino’, ‘il tribunale dei diritti del malato’, ‘associazione Ara’, ‘Terra futura’ e i sindaci Pietro Putame di San Pietro a Maida ed Eugenio Gallo di Martirano Lombardo. Il presidente Grandinetti inizia il consiglio. Il primo appello delle 11:10 vede 20 presenti e 11 assenti, il consiglio può iniziare. Grandinetti, ha precisato: “Sono contento di questo consiglio che vede tanti presenti, questo di oggi è un tavolo che non ha nessun colore politico e deve sostenere una battaglia comune, che vede uniti cittadini e amministrazione. “Sono passati otto anni da quando chiuse, nell’aprile del 2007, la nostra Asl diventando così, una Asp; allora facemmo, e ci fu una vera sommossa - ha ricordato il presidente Grandinetti”. “Oggi ci sono presenti tanti che vogliono dire e rimarcare un loro forte NO a una ulteriore spoliazione del nostro ospedale, dobbiamo dire basta a queste continue spoliazioni. E nel nostro documento (approvato a fine consiglio N.D.R) abbiamo chiesto di essere ricevuti dal Presidente Oliverio, per spiegargli i motivi della nostra battaglia. Dobbiamo far passare la voglia di far chiudere il nostro ospedale”. Le diverse associazioni presenti hanno espresso il loro pensiero. “Basta con le continue spoliazioni a Lamezia”. “Questa battaglia deve continuare”. “Bisogna pensare in grande - ha detto Nicolino Panedigrano (Salviamo la sanità nel lametino) - e dobbiamo fare di tutto perché l’ospedale di Lamezia sia grande, non possiamo continuare a essere dipendenti da Catanzaro”. Mimmo Gianturco (Sovranità) ha detto: “Vogliamo un sistema sanitario limpido e chiaro. Ad essere eliminati devono essere gli sprechi, non i servizi ai malati. Gianturco ha concluso il suo intervento: “Avrei voluto che, chi nel 2007 ha distrutto la nostra sanità fosse stato oggi qui presente”. Per portare avanti la battaglia dell’ospedale occorre anche un’unione di forze politiche e associazioni hanno detto dall’associazione del ‘tribunale per i diritti sul malato’. Il sindacalista Salvatore De Biase ha affermato che: “Il problema va attualizzato con concretezza e gli atti aziendali devono essere rispettati”. C’è poi chi lamenta la mancata nomina effettiva di un commissario alla sanità come Alessia Notaris (Labor-donne): “E’ necessaria la nomina del commissario. C’è bisogno di una politica forte che confermi Lamezia come terza città della Calabria”. “Importante poi è la difesa e la tutela del nostro territorio e dare a Lamezia un ruolo rilevante” hanno detto Danilo Greco (Terra Futura) e Cesare Materasso (Labor). Nadia Donato (associazione Ara) ha detto: “Oggi ho visto molta campagna elettorale. Bisogna dare dignità ai medici che lavorano all’ ospedale e bisogna dare rispetto a Lamezia e ai lametini”. Il sindaco di San Pietro a Maida, Pietro Putame ha detto: “Si deve creare un tavolo con l’ente regionale ed è importante convocare al più presto, vista la gravità del problema, la conferenza dei sindaci che sollecito la battaglia va combattuta insieme”. Gli fa eco, con la disponibilità della conferenza dei sindaci, il sindaco di Martirano Lombardo Eugenio Gallo: “E da prendere a coscienza questo problema, l’ospedale non serve solo Lamezia ma anche tutti i comuni limitrofi”.Gli interventi dei rappresentanti delle associazioni, dei cittadini, “Lamezia deve essere ascoltata e non lasciata in disparte” e dei sindaci del comprensorio hanno inframezzato gli interventi dei consiglieri.
Carolina Caruso (FI): “Sono state distrutte le nostre eccellenze, ora infatti non ci si fida di partorire a Lamezia si preferisce farlo, anche in merito a delle complicanze che si possono verificare, a Catanzaro”. Vittorio Paola presente come vice consigliere regionale e non come consigliere: “Le cose che accadono oggi derivano anche dalla cattiva gestione sanitaria fatta in passato, ma ora dobbiamo stare con la realtà delle cose e spero che la giornata di oggi ci porti ad un incontro con Oliverio affinché il nostro ospedale sia riconosciuto a livello regionale”. A seguire gli altri consiglieri i quali hanno detto che Lamezia non può subire altre spoliazioni, “La sanità a Lamezia è stata svenduta” ha detto Nicola Mastroianni. Si è spesso ripetuto che è necessario nominare al più presto il commissario alla sanità. Massimo Cristiano conferma quanto detto da Grandinetti sul fatto che i mali della sanità risalgono al 2007, “ma la sanità è un diritto”. Giuseppe Petronio parla di responsabilità: “ E’ irresponsabile far lavorare di più i medici perché se sottoposti a turni massacranti, c’è il rischio che non possono svolgere al meglio il loro compito”. Francesco Chirillo ha sostenuto l’importanza di un incontro con le rappresentanze regionali. Il sindaco Speranza: “Mi auspico che la nomina del commissario avvenga al più presto. La sanità calabrese è senza governo è ciò è molto grave si è tagliato solo sulla salute e non sulle spese di potere ma bisogna togliere i politici dalla sanità”. “Lamezia deve rafforzare le sue eccellenze” ha detto - Teresa Benincasa”. Armando Chirumbolo ha dichiarato: "la salute dei cittadini è importante e non ha alcun colore politico, la funzione di un ospedale va dunque salvaguardata”. “Il problema della sanità in Calabria è molto lungo”, ha detto in conclusione di Consiglio Giovanni Tedesco.
Francesco Ielà
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