Russo (Vigor Lamezia): "Tanta voglia di tornare in D con questa squadra"

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Lamezia Terme - Con l’arrivo del centravanti Antonio Russo può dirsi decisamente completo ed assortito anche il reparto offensivo a disposizione di mister Andreoli. “Ritengo non abbia bisogno di presentazioni – ha dichiarato in sala stampa il direttore generale Antonio Morelli - visto che i numeri ed il suo ruolino di marcia parlano chiaro. Ci auguriamo possa darci ciò che tutti ci aspettiamo. Riteniamo fosse il tipo di attaccante che ci mancava, senza contare che conosce la categoria per la quale ha dimostrato di essere più che all’altezza, tanto d’aver vinto lo scorso torneo di Eccellenza”.

Gli fa eco il direttore tecnico Francesco Sortino. “Come società in questo mercato dicembrino abbiamo mirato degli obiettivi precisi. Non c’interessava prendere qualcuno tanto per, ma solo se in grado di renderci ancora più competitivi. Dopo Villella, Anile, Guttà, è il turno di Russo. Siamo comunque ancora vigili qualora si dovesse presentare qualche altra occasione in grado di innalzare ulteriormente il tasso tecnico di una rosa già importante. Il mercato, d’altronde, chiude il 16 dicembre. Con l’ingaggio di Russo riteniamo che il reparto avanzato sia assolutamente completo.  Il suo arrivo farà si che molto probabilmente partirà Aleksiev. Proprio per non perdere i contatti con il ragazzo sul quale puntavamo tanto, ma, come sappiamo, reduce da un serio infortunio, stiamo valutando di darlo in prestito a qualche società in modo da continuare a monitorarlo anche in ottica della prossima stagione. Non gli chiuderemo certo le porte, insomma, discorso che vale anche per un’altra cessione, quella di Sacco”.

Il neo centravanti vigorino arriva dal Sersale dove ha trascorso l’ultima stagione e mezza. Dodici presenze e tre reti, tra campionato e Coppa Italia, in questo girone d’andata, ben ventinove, di cui sedici in campionato, nella scorsa stagione nella quale con la maglia dei presilani catanzaresi ha vinto sia il massimo torneo regionale che la Coppa Italia. Due anni fa, sempre gol a grappoli (diciassette) in Eccellenza con il Cutro. “Le mie prime impressioni – esordisce davanti ai cronisti Antonio Russo  - sono che qui c’è una grande società. Una dirigenza ambiziosa che ha voglia di vincere. Conoscevo già bene il direttore, per cui quando mi ha chiamato non me lo sono fatto ripetere due volte. Un’occasione del genere non potevo farmela scappare. Anche se in questo momento milita in Eccellenza, stiamo pur sempre parlando di una piazza che fino a due anni fa era in Lega Pro. Conosciamo tutti il valore di questo club che ha le potenzialità per risalire. Il fatto che sia sceso di categoria per vestire la maglia della Vigor non è affatto un problema, quindi. Anzi ho tanta voglia di tornarci proprio con la Vigor Lamezia, nel massimo torneo dilettantistico nazionale”.

Il suo esordio con la casacca biancoverde potrebbe dunque avvenire proprio contro l’altra squadra lametina con cui ha giocato, in serie D, qualche stagione orsono (2012-13). “Fisicamente sto bene  - osserva la punta ventisettenne -  avendo sempre giocato finora. Speriamo di esordire già domenica con una bella vittoria. Sicuramente a Sambiase non mi amano dopo la doppietta segnatagli la scorsa stagione nella finale di Coppa Italia (in quella gara tra le fila sersalesi giocarono anche gli altri neo biancoverdi Villella e Caliò; nel Sambiase altri tre elementi ora in forza alla Vigor come Mercuri, Cavatorti e Crucitti ndr). Ognuno però è giusto che dia il massimo per la maglia che veste di volta in volta”.

Va a rinforzare un reparto formato già da elementi di valore come Mosciaro e Conversi. “Li conosco tutti e sono calciatori molto importanti. Il mister avrà una bella scelta a disposizione. La squadra è forte, è stata costruita bene ed ora tocca a noi dimostrare il nostro valore”.

Una sorta di rinascita calcistica, quella vissuta negli ultimi quattro anni dall’attaccante di Botricello. “Dopo la stagione con il Sambiase in D avevo deciso di smettere. Eravamo retrocessi in malo modo. Poi si erano verificati tutta una serie di episodi che non sto qui a spiegare, per cui avevo deciso di iniziare a lavorare ed al contempo giocare con la squadra del mio paese (l’Atletico Botricello ndr). Però poi non ho resistito alla tentazione e sono passato a stagione in corso al Cutro con cui ho vinto il campionato di Promozione (ventotto presenze e sedici gol), giocandovi pure  la stagione successiva, in Eccellenza, prima dell’esperienza di Sersale dell’anno scorso. In pratica sono ripartito dalla Prima Categoria tornando in D a suon di promozioni”.

Saggia la risposta data a chi gli chiede se il distacco in campionato dalle due battistrada sia ancora recuperabile. “Non è una distanza incolmabile. Ce la giocheremo fino alla fine con Cittanovese ed Isola, anche loro squadre fortissime ed attrezzate per il salto di categoria. Ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, concentrandoci su una partita alla volta. Cercare di vincere sempre in modo da mettere paura a chi ci precede”.

Il prolifico centravanti si sofferma sulle difficoltà incontrate in questa prima metà di stagione dall’ormai sua ex squadra. “A Sersale è stata un’annata particolare. Ci sono stati dei problemi, come evidenzia l’ultimo posto in classifica. Poi è risaputo che quando non arrivano i risultati, se a livello mentale  non sei forte, ne soffri molto. D’altronde la Serie D è categoria importante, nella quale fai fatica se non sei bene attrezzato. Ringrazio ovviamente il Sersale per come mi hanno trattato in quest’anno e mezzo, ma mi è sembrata la scelta giusta ripartire da una squadra come la Vigor alla quale l’Eccellenza sta oltremodo stretta. Abbiamo due strade per ritornare in D. La coppa non è da sottovalutare perché se vinci la fase regionale, poi accedi a quella nazionale con ottavi, quarti, semifinali ed eventuale finale. Tra l’altro, se arrivi almeno in semifinale puoi trovare squadre che hanno già vinto il campionato e che quindi ti liberano il loro posto. Il modulo che preferisco? Ho spesso giocato nel 4-4-2, mentre l’anno scorso ho funto da terminale centrale in un 4-3-3, trovandomi benissimo. Il modulo non è un problema, specie se la rosa è composta da buoni giocatori, ed è sicuramente il caso di questa Vigor. Certo, essendo molto prestante e strutturato fisicamente, è ovvio che sulla fascia non mi troverei a mio agio!”.

Meno loquace e più emozionato il difensore Vincenzo Villella. “Dopo un bel po’ sono tornato. Qui ci sono degli obiettivi importanti e quindi, nonostante ci fosse qualche altra squadra che mi voleva, ho accettato con piacere di sposare il progetto della Vigor. Tra l’altro, il sottoscritto e gli altri arrivati nei giorni scorsi siamo stati accolti tutti bene”. Villella può considerarsi una sorta di jolly difensivo. “Posso fare sia il centrale di difesa, che l’esterno”.

Ferdinando Gaetano

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