Lamezia Terme, 19 aprile - Ha mischiato completamente le carte, mister Costantino, nel corso della tradizionale partitella in famiglia svoltasi ieri pomeriggio al D’Ippolito. Nella prima delle due frazioni, entrambe durate una mezzoretta, da una parte si è vista all’opera una squadra in formato 3-5-2, ovvero il modulo tradizionalmente adottato da Venuto in riva allo Stretto. Davanti a Forte, hanno così agito Marchetti, Gattari e Monopoli; a centrocampo, sempre da destra a sinistra, il giovane Torcasio, Martino, Cerchia, Pirelli e Cascione; davanti la coppia Mangiapane, leggermente più arretrato, Di Maira. Sull’altro versante un 4-2-3-1 dalla cintola in su suscettibile di poter essere schierato domenica al Granillo. Nello specifico, davanti a Cerreti una linea arretrata composta da Rondinelli, De Martino, Saccà, Crialese; Giacinti e Giuffrida in mediana; ed il trio Catanese – Longoni – Zampaglione a supporto del terminale offensivo De Luca.
Nella seconda frazione, anch’essa caratterizzata da nessun gol, si sono inizialmente contrapposti, prima di una serie d’inversioni di casacca, due formazioni in versione 4-2-3-1. Quella con la pettorina verde ha visto Forte tra i pali; Cirianni, Saccà, Monopoli, Maione (altro elemento, al pari di Torcasio, in forza al gruppo Berretti) in difesa; Martino e Giacinti in mediana; Zampaglione, Longoni e Pirelli dietro Di Maira. Sull’altro versante, con la classica divisa d’allenamento, in porta è andato Cerreti; Rondinelli, Marchetti, Gattari e Cascione han composto il pacchetto arretrato; Cerchia e Giuffrida ad interdire a centrocampo; Catanese, Mangiapane e Crialese alle spalle della punta centrale Di Maira. Col trascorrere dei minuti, la linea difensiva dei “verdi” si è modificata con gli ingressi di Torcasio e De Martino al posto di Monopoli e Pirelli, con conseguente avanzamento di Cirianni ad esterno d’attacco, e lo scambio di casacca tra Di Maira e De Luca. Oltre al solito Castaldo, che sta continuando a curarsi a Siena e la cui stagione si è comunque già chiusa in netto anticipo, non ha preso parte al test Ferrara, alle prese con un affaticamento muscolare.
Il mea culpa di Rondinelli
Tanta amarezza per essersi svegliati un po’ troppo tardi, ma anche la consapevolezza di essere ancora in tempo per raddrizzare in extremis una stagione sin qui decisamente tribolata ed avara di soddisfazioni. Si può sintetizzare così il pensiero del jolly biancoverde Gianfranco Rondinelli. “In questo rush finale sinceramente temo la dea bendata, visto che finora ci ha sempre voltato le spalle, e parlo anche a livello personale in virtù dell’errore commesso contro il Campobasso. Per il resto, in queste ultime domeniche credo si sia vista una Vigor Lamezia determinata, con tanta voglia di lottare su ogni pallone, e che gioca un buon calcio. Ovviamente noi calciatori abbiamo le nostre responsabilità se ci ritroviamo in questa posizione di classifica. Ritengo abbiamo sbagliato qualcosina soprattutto nella fase iniziale della stagione”. Ci si è probabilmente cullati sugli allori dopo quanto fatto nello scorso torneo, e questo è stato grave. “Solo da qualche settimana abbiamo preso realmente coscienza del rischio retrocessione. Prima probabilmente non ci pensavamo a sufficienza, essendo mancata un po’ di cattiveria agonistica. Probabilmente anche gli 80 punti della scorsa stagione hanno contribuito a farci sottovalutare la delicatezza della situazione. Nemmeno il sottoscritto si sarebbe aspettato, anche solo un mese fa, di ritrovarci a giocare una grossa fetta di salvezza nel derby con l’Hinterreggio. Eppure abbiamo sempre stazionato in zona play-out. Comunque, per quanto mi riguarda, sono già con la testa sull’erba del Granillo”.
Ferdinando Gaetano
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