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Ora il Pd riparte, come è noto, da Guglielmo Epifani, uno dei pochi socialisti rimasti in un partito pieno zeppo di ex comunisti e di ex democristiani. Non si capisce da che linea riparte, visto che a quasi tre mesi dalle sciagurate elezioni politiche non si è fatta ancora alcuna analisi del perché si è perso e dunque dove indirizzare le attenzioni. Epifani ha messo per ora tutti insieme ma al congresso nazionale di ottobre le cose si dovranno per forza chiarire. Non è solo una questione di correnti, come pure sembra di fare intendere dalle prime uscite l’ex segretario della Cgil chiamato a guidare questa fase di transizione dei democratici. Il punto sono le linee politiche ed ancora su questo non ci siamo proprio. Il segretario traghettatore qualcosa dovrà pur dire in proposito. Ma a proposto di segretari-traghettatori in Calabria ormai si punta la fatidica data di metà giugno (cioè tra un mese) per porre fine all’epoca del commissariamento. Si faranno i congressi – tutti assieme – e Alfredo D’Attorre se ne tornerà nella sua Salerno, a meno che non voglia davvero onorare fino in fondo quella sua promessa di essere il deputato del Pd di Catanzaro, con tanto di sede e segreteria.
Ma il punto non è solo questo: molti si chiedono, infatti, se non sia il caso di fare come sabato scorso a Roma, con l’elezione cioè di un segretario regionale traghettatore, che porti il partito ai congressi di ottobre, senza sottoporre lo sfribrato corpo del Pd calabrese ad una cosa che, in effetti, appare senza senso: congressi ora a giugno e poi nuovamente congressi ad ottobre, in vista dell’assise nazionale, in cui e’ prevedibile che ci si confronterà su più piattaforme politiche e su più nomi. Ma su questa strada pare non ci sentano proprio tutti i maggiori esponenti delle correnti del Pd calabrese che spingono per mandare subito a casa D’Attorre e avere il segretario regionale ed i cinque segretari provinciali già prima dell’estate. Ne servirà, crediamo, la visita bruciante di Fabrizio Barca in Calabria in cui ha cercato di sferzare i vecchi ed incalzare i nuovi, battendosi per una lotta chiara e senza infingimenti al correntismo. Anche su questo tasto servirà più di una visita di Barca e dello stesso Epifani per rimettere ordine in un partito che da 3 anni e’ privo di una guida vera.