Presentato il progetto Ippovia del Pollino

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San'Agata D'Esaro - E' stato presentato il progetto Ippovia del Pollino a San'Agata D'Esaro alla presenza del sindaco Luca Branda, del funzionario del parco Carmelo Pizzuti delegato dal presidente del parco nazionale del Pollino, di Sirio Fracassi tecnico nazionale della commissione sport equestre (Cse) e presidente del circolo equestre Le Cerque, di Lucia D’Aprile guida ufficiale del Parco, di Marino Fiasella presidente nazionale dell’associazione Ambientevivo, di Stefania Schipani, ricercatrice ambientale, si è svolta la presentazione del progetto Ippovia del Pollino, organizzata dal Ce Le Cerque con il comune di Sant’Agata di Esaro.

Il progetto, promosso dal comune di Sant'Agata Di Esaro, in collaborazione con l'ente parco nazionale del Pollino, il corpo forestale dello Stato, con i comuni di S.Sosti, Sangineto, Belvedere Marittimo, Fagnano Castello, Grisolia, Verbicaro, Scalea, Morano Calabro, Mormanno, Lungro, Acquaformosa, Orsomarso, Buonvicino, Mottafollone, Malvito, San Donato Di Ninea, Saracena, nasce dalla volontà di realizzare percorsi equestri nel territorio del parco nazionale del Pollino a seguito della disponibilità di Sirio Fracassi, responsabile tecnico nazionale della commissione sport equestri del Csi (Centro Sportivo Italiano) e quadro tecnico del circolo equestre Le Cerque, con l’obiettivo di avvicinare gli appassionati al mondo del cavallo e della natura. Il circolo equestre Le Cerque, partner tecnico del progetto, nasce nel 2006 e nel 2014 conta già più di 200 soci. Si trova tra le colline della Sabina a pochi chilometri dalla riserva naturale Nazzano-Tevere Farfa.

"Il progetto rientra tra gli eventi eco-turistici di risonanza regionale, nazionale e internazionale - si legge in una nota - improntato alla promozione del patrimonio naturalistico calabrese. L’obiettivo finale è arrivare ad avere almeno 300 km di percorsi nella natura garantendo fino a 15 gg di soggiorno e interessando due Regioni (Basilicata e Calabria) e tre provincie (Cosenza-Potenza-Matera). Gli itinerari dovranno essere ben tabellati e potranno essere utilizzati anche a piedi o in bicicletta. I percorsi, dovranno risultare emotivamente gradevoli, e sicuri, riservando la massima attenzione al cavallo. Gli accompagnatori potranno seguire dei percorsi storici, culturali, enogastronomici sui territori attraversati, accompagnati dal personale altamente specializzato dell'Ente Parco, ritrovandosi la sera con i cavalieri. I principali interlocutori del progetto sono Circoli Nazionali ed Internazionali che praticano Turismo Equestre. E' evidente, la sempre maggiore richiesta di ippovie e sentieristica, che sono i naturali collegamenti tra realtà economiche e rurali e quindi portatori di grandi vantaggi all'economia territoriale. Il turismo equestre viene inteso come base di partenza per la rivalutazione del territorio, che può coinvolgere i seguenti aspetti:

1. patrimonio ambientale- naturalistico, per la salvaguardia della ricchezza ambientale, attraverso il ripristino di vecchi sentieri in disuso e la creazioni di nuovi percorsi;
2. attività imprenditoriali presenti (agriturismi, bed & breakfast, alberghi, ristoranti, produzioni agro-alimentari e dei prodotti tipici) con potenziamento dell'offerta;
3. creazione di un nuovo circuito di vocazione turistica del territorio collegato a quello della marina;
4. sviluppo di nuove attività imprenditoriali legate alla ricettività, alle risorse archeologiche e naturalistiche.Per la prima volta, verrà offerta al grande pubblico ed a quello più ristretto di esperti del settore, la possibilità di conoscere e apprezzare i territori del Parco Nazionale del Pollino con percorsi a cavallo. Inoltre, verranno presentati percorsi di alto valore naturalistico e culturale che raccontano il passaggio delle presenze storiche e dei fenomeni naturali del paesaggio. I Comuni della Calabria, interessati oggi, e quelli della Basilicata domani, potrebbero trarre dei benefici dal progetto Ippovia del Pollino che nasce “dall'amore per cavallo e natura” e crea i presupposti per lo sviluppo territoriale della filiera agricolo-turistica e ambientale-culturale".

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