Lamezia Terme - Da tempo in Siria è in atto un’atroce guerra che si consuma nella indifferenza dei mezzi di comunicazione e, conseguentemente, dell’opinione pubblica. Di fronte a tante morti e ad uno scenario estremo di disperazione noi popolo, cittadini, donne e uomini di buona volontà dobbiamo chiederci quale iniziativa intraprendere per dare forza a coloro sulle cui spalle pesa la responsabilità di trasformare questo clima in un vero processo di Pace?
Noi credenti in Cristo, Signore della Pace, certamente possiamo elevare il nostro urlo per suscitare un sussulto di umanità con una preghiera silente ed universale.Mi torna in mente la giornata di preghiera che Papa Benedetto XVI indisse il lontano 23 luglio 2006 per implorare dal Signore il dono della pace, per porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Un appello rivolto dal Papa a tutti i credenti, di pregare per la pace. Queste le sue parole: ………. “Nel nome di Dio mi rivolgo a tutti i responsabili di questa spirale di violenza, perché immediatamente si depongano le armi da ogni parte! Ai Governanti e alle Istituzioni internazionali chiedo di non risparmiare nessuno sforzo per ottenere questa necessaria cessazione delle ostilità e per poter iniziare così a costruire, mediante il dialogo, una durevole e stabile convivenza di tutti i popoli del Medio Oriente”…………… Oggi di fronte ad un’altra emergenza, la guerra in Siria e le tante guerre ad essa direttamente ed indirettamente collegate, illuminati e rafforzati dalle parole e dalla testimonianza di Papa Francesco, vibranti della forte energia trasmessa dai moltissimi giovani in occasione della giornata mondiale della gioventù conclusasi da qualche giorno a Rio de Janeiro, potremmo riunirci nelle nostre chiese in comunione di spirito con Papa Francesco, con i nostri Vescovi e con tutti i politici che vorranno unirsi a noi per chiedere alla Vergine Maria, un suo intervento straordinario nella nostra triste realtà umana. Una preghiera affinché in nome di Cristo tutti i rappresentanti politici possano trovare in questa nostra preghiera conforto, luce e forza per ben discernere come agire politicamente per far cessare la guerra, le guerre, ponendo le condizioni per una pace giusta e stabile per tutti i popoli. Se la nostra preghiera sarà audace, sincera e condivisa con tutti coloro che si vorranno unire dai diversi angoli del mondo, darà voce ad un “nuovo” popolo”, il popolo della Pace per la costruzione di un futuro di speranza. ”Non possiedo né argento né oro ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!” (Atti,3,6).
Nelida Ancora - Presidente Ucid Lamezia Terme
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