Lamezia Terme – “Immaginare e visualizzare cose che apparentemente non fanno parte del mondo di tutti i giorni”. E’ un progetto, ideato e realizzato dall'artista Lino Strangis, non una semplicemostra personale, ma un "concept show itinerante". Si intitola “Pensiero volante non identificato,” racconta il pensiero umano. E’ inserita all’interno della rassegna il “Maggio dei libri”. L’autore, 33 anni, ha dato a palazzo Nicotera dove si è tenuta l’esposizione, una nota di astrattismo al programma. “Sono opere che cercano di parlare a tutti,” dice. Lo stile è una commistione di post surrealismo e tendenze all’astrazione nelle stampe, e c’è un minimo di livello di figurazione spiega. Sono state create con le tecnologie digitali. Sei stampe e quattro video. E’ esposto un portagioie con un video che fa riflettere sulla conoscenza della ricerca della libertà, che “è il più grande tesoro possibile per la vita di ognuno di noi,” ha detto.
I colori, sono intensi, perché confessa di aver avuto sin da bambino una forte attrazione per tutto quello che luccica e che ha una forte intensità, e si è sempre sentito attratto da queste caratteristiche e nelle sue immagini le ha riprodotte per l’intensità delle sensazioni che riescono ad emanare.
L’astrazione è secondo l’artista “una metafora di qualcosa che apparentemente non ha una forma narrativa precisa e che dà delle sensazioni visive e uditive. E fa riflettere su cosa può diventare l’immagine”. Le immagini cercano, nelle sue opere, di costruire delle visualizzazioni che nel mondo reale non potremmo trovare. Per lui “è la ricerca dell’ulteriore, è una metafora della possibilità di vedere sempre cose diverse a cui non siamo abituati e che non conosciamo”.
La sua espressione artistica è maturata durante gli anni universitari con la video arte e le arti multimediali e ha capito che possono essere un linguaggio artistico dove è’ possibile lavorare sia sull’immagine che sul suono allo stesso tempo. Usa tecniche digitali per l’immagine e con animazioni in 3d, 2d e montaggio. Lavora con le riprese o con le animazioni. Le riprese nella mostra che rimarrà fino al 31 maggio, riprendono una rifrazione luminosa di notte. L’eterna ricerca della conoscenza e della libertà era uno dei titoli di un opera dell’artista lametino e non solo. Cerca forme alternative di bellezza all’arte contemporanea, si ritiene più classico, e le sue scelte rispecchiano la bellezza di oggi. Proviene dalla pittura astratta Strangis e sentiva la necessità di utilizzare questo tipo di strumento che sporca e dà l’idea della sua creatività decisamente, originale.
Maria Arcieri
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