Lamezia Terme - Appena inaugurata la mostra fotografica “Il popolo di Trame” all’interno del Chiostro San Domenico di Lamezia Terme che apre ufficialmente la sesta edizione di Trame, festival dei libri sulle mafie che continua nel tempo a creare fermento culturale, soprattutto nelle giovani generazioni. La mostra allestita oggi dai giovani volontari – quest’anno 140 – è di Mario Spada mentre a curarla è stato Giuseppe Prode. Mario Spada è collaboratore de L'Espresso e già fotografo di scena per Matteo Garrone e Mario Martone, reduce dall’inaugurazione della mostra al MAXXI di Roma con la collettiva "L'Italia ci guarda", è tra i più affezionati al Festival. Questa infatti la sua quinta partecipazione. Giuseppe Prode, invece, è un attento fotografo che dal 1990 lavora dal ‘dietro le quinte’, e collabora con numerosi musei e case editrici italiane.
Sono 24 scatti a comporre il popolo di Trame nei suoi cinque anni di vita, in una installazione che secondo Prode “Vuole essere una sequenza di racconto”. 24 scatti nei quali ciò che balza subito agli occhi sono proprio gli occhi, sono i volti del popolo – ospiti, scrittori, giornalisti, volontari, pubblico. “Nei volti di Trame sorprende l’entusiasmo e l’attenzione – continua Prode – di questi giovani volontari che neanche a fine giornata, reduci dallo stress e dall’impegno impiegato, appaiono stanchi”. Antonio Ingroia, Luigi Lo Cascio, Massimo Bray – giudici, attori, ex ministri, si amalgamano nel racconto insieme a dettagli di marchi di borse, di pieghevoli, di programmi in mano a persone. Un popolo di Trame in cui l’essere famosi si unisce a ben dire con l’essere sconosciuti, ma dove la passione, l’energia, e il sogno sono uguali: contrastare la mafia con la cultura, facendo bene il proprio dovere. Un messaggio che Giovanni Falcone ha saputo, tramite il suo lavoro e la sua onestà, trasmettere a tutti. La bellezza e lo stupore. Come appare dal visino di una bimba fotografata in mano a sua mamma con dietro la fotografia in bianco e nero di Giovanni Falcone.
Oltre alle 24 foto esposte, i volontari di trame hanno infine affisso al di sopra di un pannello bianco un numero elevato di piccole fotografie delle ultime cinque edizioni, nelle quali non manca proprio nessuno. “Dallo scorso anno – dice il fotografo napoletano – Trame ha dedicato maggiore attenzione al mondo della fotografia e sono gratificato che il mio lavoro diventi visibile alla piazza in occasione di Trame.6”. La mostra resterà esposta nel Chiostro San Domenico durante le cinque giornate del festival – 15/19 giugno ad ingresso libero.
V.D.
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